di Giovanna Clausi Schettini
20/7/2015 – Da alcune settimane il Sindaco Vecchi e la segreteria provinciale del PD si arrampicano sugli specchi per spiegare perché la ripubblicizzazione dell’acqua non si può più fare (perché così vorrebbero, anche se una parte dei sindaci e della stessa Giunta reggiana non è d’accordo).
Vogliono farci credere che il loro sia “senso di responsabilità”, ma contano solo sulla disinformazione dei cittadini. Chiunque vada a leggersi le 15 pagine riepilogative dello Studio di fattibilità sul sito della Provincia (“Studio Agenia definitivo”), capisce inequivocabilmente che la ripubblicizzazione non solo è possibile, ma sarebbe un ottimo “affare” per la nostra comunità. Perché dunque Vecchi e il PD vogliono fare tutt’altro, nonostante i loro impegni elettorali, le delibere fin qui assunte e l’esito degli studi di fattibilità ? Sarebbe bello se ce lo dicessero, ma siccome sono reticenti possiamo solo fare delle ipotesi:
Quest’ultima spiegazione è la più avvilente. Il modo con cui interpreta il proprio ruolo chi è arrivato ad affermare pubblicamente che “i comuni non hanno neanche gli occhi per piangere, meglio affidarsi alle spalle robuste di una grande società quotata in borsa” è davvero sconcertante. Mandiamo i nostri amministratori che la pensano così a lezione da quei sindaci, di qualsiasi colore, che si assumono la responsabilità di gestire (bene) i servizi pubblici locali nell’interesse dei loro cittadini, anziché regalarli al mercato che ne fa solo oggetto di profitto sulle nostre spalle. Fortunatamente sono molti più di quanto si pensi.