Grecia, piano di Varoufakis per il ritorno alla dracma. Borse europee giù, maglia nera a Milano (-1,43%)

2/7/2015 – Seduta negativa per le borse europee: dopo la tregua di ieri è tornata a dominare l’incertezza sugli esiti della crisi finanziaria della Grecia, che domenica andrà al referendum convocato dal premier Tsipras sulle richieste formulate dai partner europei e da Fmi.  Al ministro delle finanze Varoufakis – che stasera ha annunciato le dimissioni se domenica vincerà il sì – è  attribuito un piano segreto per il ritorno della Grecia alla dracma, agganciata all’euro con un valore 1-1.Una mossa disperata per alleviare temporaneamente l’assillante bisogno di liquidità che ha messo in ginocchio lo Stato e la società, ma che avrebbe costi elevati in capo a pochi mesi.

Da Washington, il Fondo Monetario fa sapere che olte ai 16 miliardi necessari entro l’estate, per salvare la Grecia servirebbero altri 50 miliardi di euro nei prossimi tre anni. Inoltre secondo l’agenzia S&P l’operazione costerebbe solo all’Italia 11 miliardi in più per l’aumento degli interessi sul debito. La Grexit strategy è comunque  temuta da molti proprio perché l’esperimento, con tutti i suoi rischi, potrebbe fare da battistrada allo sganciamento di altri Paesi dall’euro.

Yanis Varoufakis

Yanis Varoufakis

Oggi Piazza Affari ha indossato la maglia nera in Europa (-1,43%) dietro a Parigi (-0,98%), Francoforte (-0,73%) e Madrid (-0,60%) mentre Londra (+0,33%) ha chiuso sopra la parità. Poco mosso lo spread dei titoli di Stato dell’Eurozona con il bund tedesco, anche se salgono leggermente i rendimenti dei bond sovrani di gran parte dei Paesi. Quello dei Btp si è attestato attorno al 2,31%, con uno spread sul bund in area 147 punti base.

Il calo al 5,3% della disoccupazione Usa a giugno, il livello più basso dal 2008, non è bastato a rianimare i mercati anche perché la creazioni di posti di lavoro è stata leggermente inferiore alle attese (223 mila contro 230 mila) e il dato è stato condizionato da una minore partecipazione al mercato del lavoro. Il dollaro si è così indebolito a quota 1,11 sull’euro.

A Piazza Affari hanno sofferto Moncler (-3,50%), UnipolSai (-3,42%), Autogrill (-3,03%) e Finmeccanica (-3,01%). Male anche i bancari con Mps (-2,94%), Ubi Banca (-2,72%), Bpm (-2,68%) e Intesa Sanpaolo (-2,57%). Debole Fca (-2,26%) nonostante i buoni dati sulle immatricolazioni a giugno. Pirelli (-0,53%) si avvicina ulteriormente al prezzo dell’opa di ChemChina dopo l’ok dell’antitrust europeo. In controtendenza Saipem (-2,37%), che ha interrotto così una serie di cinque ribassi consecutivi. Debutto con il botto per Banca Sistema (+4,27%).

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