Tasse, Biagini punta il dito sui comuni: “Imprese soffocate, urgente rivedere l’Imu sui capannoni produttivi”

Ivo Biagini

Ivo Biagini

4/6/2015 – Siamo al primo, temuto,  appuntamento dell’anno con le tasse sulla casa e immobili produttivi. Entro il 16 giugno, infatti, imprenditori e privati cittadini dovranno versare la prima rata di Tasi e Imu. Sul tax day, per il quale tante famiglie e imprese in questi giorni sono in difficoltà , interviene Ivo Biagini, Presidente Lapam Confartigianato della zona di Reggio Emilia, per chiedere ai Comuni di allentare il cappio al collo dei citadini: “La tassazione è evidentemente troppo alta. Per questo chiediamo ancora una volta ai comuni della provincia di Reggio Emilia di tenere conto del nostro grido d’allarme e di intervenire per alleviare il peso fiscale e tributario”.

“Le imposte locali – afferma Biagini – devono essere modulate con intelligenza e con grande attenzione, nel rispetto delle esigenze degli imprenditori che vivono tempi difficilissimi. Conosciamo bene i problemi che hanno i comuni nel fare i loro bilanci, ma al tempo stesso gli amministratori locali devono rendersi conto che non abbiamo più tempo e che, di questo passo, le serrande finiranno con l’essere irrimediabilmente abbassate. Con un danno irreparabile non solo per il tessuto economico, ma anche per quello sociale”.

Biagini, in particolare, chiede “una urgente revisione dell’Imu sugli immobili strumentali posseduti dalle imprese. Pagare questa imposta sui capannoni e sui locali di proprietà utilizzati come luogo di lavoro, e non affittati per ricavarne guadagno, è onestamente difficile da accettare. Restando sugli immobili, di fatto i livelli di tassazione sono raddoppiati rispetto alla vecchia Ici. Ricordo che la Costituzione recita: ‘ogni cittadino deve concorrere al bene sociale in base alla sua capacità di reddito’. Non ci risulta che un bene sfitto o vuoto produca reddito, pertanto l’invito agli amministratori è di tenere conto di questo e di regolare le capacità di spesa in base ai redditi reali dei cittadini. Come Lapam Confartigianato – conclude il Presidente della Zona di Reggio Emilia dell’associazione – da tempo siamo impegnati su questi fronti, proprio perché ci arrivano continue sollecitazioni da parte di imprenditori che attendono con ansia queste scadenze che fanno sempre più fatica a onorare”.

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