8/6/2015 – Un altro minorenne arrestato: dilaga la vendita di droga su WhatsApp. Gli ordini arrivavano grazie a messaggi criptati che correvano sulla messaggeria social che va per la maggiore.
Un linguaggio difficilmente decifrabile dove la domanda “come stai messo?” equivaleva a sapere se avesse lo stupefacente e dove la “stra” era la droga. Una delle conversazioni tipo è stata rilevata dai Carabinieri di San Polo d’Enza dall’analisi dello smartphone di uno studente ex compagno di scuola del ragazzo arrestato l’altra mattina perché accusato di gestire una spaccio di marjuana ed hascisc: La dfroga vendiva venduta prevalentemente a una stretta cerchia di amici ed ex compagni di scuola. La Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna, condividendo le risultanze investigative dei Carabinieri di San Polo d’Enza, ha chiesto dal GIP il provvedimento restrittivo di natura cautelare del collocamento in comunità, provvedimento eseguito l’altra mattina dai Carabinieri di San Polo d’Enza nei confronti di un ragazzo di 17 anni della provincia di Parma.
Due suoi clienti reggiani sono stati segnalati quali assuntori di stupefacenti alla Prefettura reggiana. Le indagini hanno preso il via in maggio quando i carabinieri di San Polo d’Enza hanno pizzicato due giovani con mezzo grammo di marjuana e 7 grammi di hascisc ceduti a loro dal minorenne poi arrestato. I carabinieri, oltre alle dirette testimonianze dei due giovani reggiani, che da diversi mesi acquistavano stupefacente dal loro ex compagno di scuola, hanno raccolto altri riscontri dall’analisi dello smartphone di uno dei due clienti.