1/6/2015 – Hanno imperversato per mesi nella zona della stazione di Reggio Emilia e in particolare nel sottopasso che conduce verso via Ramazzini. Aggredivano in gruppo le loro vittime, sempre ragazzi minorenni, e si facevano consegnare quanto in loro possesso: smarphone, ma anche orologie e soldi.
Poi le indagini della Squadra Mobile e dei Carabinieri hanno permesso di dare un nome ai componenti del gruppo, e immediatamente è scattata per loro la misura cautelare disposta dal Gip su richiesta dalla Procura presso il Tribunale dei Minorenni di Bologna.
Le indagini sono però continuate, e a distanza di alcuni mesi è stato individuato anche il capo della baby gang: è un giovane afghano, Nasim Kahn, che ha solo 2 anni ma ha già numerosi precedenti per reati contro il patrimonio. Nei suoi confronti la Procura reggiana ha chiesto l’applicazione della misura cautelare in carcere, rimasta, tuttavia, non eseguita in quanto Nasim Khan, evidentemente consapevole che presto o tardi gli investigatori sarebbero arrivati a lui, si era reso irreperibile.
Ma nella notte tra sabato e domenica il personale delle Volanti lo ha rintracciato nella zona di Fogliano dove si intratteneva con altri suoi coetanei. Agli agenti che lo hanno tratto in arresto, khan ha riferito che negli ultimi giorni aveva trovato degli alloggi di fortuna nell’area ex Reggiane e in alcuni casolari abbandonati.
Oltre alle rapine operate in concorso con i complici minorenni, dovrà rispondere anche di una rapina operata a metà febbraio armato di un coltello, sempre presso il sottopasso della stazione e ai danni di un ragazzino, al quale aveva sottratto il telefonino e la somma di 40 euro.