Ndrangheta a Brescello: Catia Silva aveva ragione. Lega Nord sfida il Pd nei consigli comunali

17/6/2015 – Per anni ha subito intimidazioni ha subito intimidazioni e minacce per le sue coraggiose denunce sulla ndrangheta a Brescello, e ha subito un vergognoso isolamento politico, anche in consiglio comunale, da parte del Pd. E hanno tentato più volte di farla passare per visionaria.

Ora i fatti hanno dato ragione alla consigliera comunale di Brescello Catia Silva, paladina antimafia – e non certo da oggi –  scesa in campo alle ultime elezioni come candidato sindaco di una lista civica sostenuta dal centro destra, contro un sistema di potere infetto. E ora che il prefetto Ruberto ha insediato la commissione d’accesso che deve spulciare gli atti (dagli appalti al personale) del comune di Brescello e della giunta Coffrini, per un possibile scioglimento per mafia. è arrivato il momento della rivincita politica e morale di Catia Silva.

La Lega Nord ha deciso di presentare a Reggio Emilia e in tutti i comuni dove è presente un ordine del giorno in solidarietà con la consigliera brescellese: una sfida in campo aperto al Pd, per il quale Catia Silva è un’autentica bestia nera.

Lo hanno annunciato il segretario provinciale del Carroccio Gianluca Vinci e il responsabile enti locali Matteo Melato.

“Dopo gli ultimi sviluppi nel comune di Brescello che hanno portato il Prefetto di Reggio Emilia a nominare una commissione d’accesso al Comune, il tema delle infiltrazioni mafiose nel territorio reggiano si fa sempre più preoccupante e serio – hano dichiarato Vinci e Melato –  La commissione, come stabilito dalla legge, è il primo passo per valutare l’eventuale presenza di infiltrazioni mafiose nell’amministrazione comunale a guida del Sindaco Coffrini. In questo scenario torna in primo piano l’operato, per anni inascoltato e sottovalutato, della consigliera di opposizione della Lega Nord Catia Silva.

Negli anni ha sempre cercato di portare alla luce attraverso denunce e segnalazioni le cose che stavano succedendo nel suo comune di residenza senza ottenere mai un appoggio personale o politico dagli esponenti locali o provinciali del Pd -hanno aggiunto –  Questo suo agire l’ha portata a subire intimidazioni fino ad arrivare ad una tentata violenza privata il cui procedimento, tutt’ora in corso, è arrivato ad ottenere l’aggravante della finalità mafiosa.

La lotta alla mafia non può rinchiudersi dietro a bandiere politiche ma deve avere l’appoggio compatto di tutte le forze impegnate sul territorio a livello politico, sociale ed economico. Tutti questi elementi portano la Lega Nord a presentare in tutti i consigli comunali dove è presente, un ordine del giorno in cui chiedono di esprimere solidarietà e riconoscenza per l’operato di Catia Silva prima ancora come cittadina che come membro di una forza politica da sempre impegnata con i fatti e non con le parole alla lotta alla mafia”.

L’ ORDINE DEL GIORNO IN SOLIDARIETA’ CON CATIA SILVA

 Premesso che:

 recenti azioni investigative hanno portato alla luce un quadro di infiltrazioni ‘ndranghetiste nella provincia di Reggio Emilia;

  • nel Comune di Brescello, nel settembre 2014, un blitz della squadra Antimafia ha portato al sequestro di circa 5 milioni di euro e i sigilli a beni quali terreni , immobili, società, aziende, ed automezzi per l’edilizia riconducibili al clan Grande Aracri;

  • Pochi mesi prima il suddetto maxi sequestro gli agenti antimafia avevano portato a termine un altro blitz con il sequestro di altri 3 milioni di euro sempre riconducibili al clan Grande Aracri;

  • Sempre nel settembre 2014 il sindaco di Brescello Coffrini definiva, in un reportage di Corto Circuito, il boss Francesco Grande Aracri una persona “educata e tranquilla”;

  • In questo scenario il Prefetto di Reggio Emilia si è visto costretto nel giugno 2015 a nominare una commissione per valutare eventuali infiltrazioni mafiose nel comune di Brescello dopo che anche il vicepresidente della Commissione antimafia Fava aveva sollecitato le dimissioni di Coffrini ed un intervento per valutare la situazione del Comune;

  • La Sig.ra Catia Silva residente nel comune di Brescello ha sporto negli anni numerose denunce per segnalare questo fenomeno criminoso e il suo operato ha aiutato a far venire a galla numerose situazioni poco chiare subendo diverse intimidazioni che la costringono a vivere in un continuo stato di allerta;

  • Attualmente è costituita parte civile nel procedimento di violenza privata tentata con l’aggravante della finalità mafiosa che vede imputato, tra gli altri Alfonso Diletto, attualmente in custodia cautelare in carcere per l’Operazione Aemilia, riconducibile al clan Grande Aracri;

ciò premesso il Consiglio

 ESPRIME

 Solidarietà e apprezzamento, alla Sig.ra Catia Silva, per la sua coraggio nella lotta alla ‘ndrangheta e il suo impegno civile per debellare questo problema dal territorio reggiano.

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