Play off basket, scalogna in gara 3: Lavrinovic finisce ko, e Umana Venezia sgranocchia Grissin Bon 70-76

Colpo d'occhio sul  PalaBigi in biancorosso

Colpo d’occhio sul PalaBigi in biancorosso

LA GRISSIN BON HA PERSO LAVRINOVIC E GARA 3 CON L’UMANA VENEZIA 70-76.

UN INFORTUNIO MUSCOLARE HA MESSO KO DARJUS CHE RISCHIA DI SALTARE LE RESTANTI GARE DELLA SERIE. SENZA IL LITUANO LA REGGIANA HA SUBITO IL BREAK NEL 2° QUARTO RUZZOLANDO A -14 A META’ DELLA TERZA FRAZIONE. NELL’ULTIMO PERIODO LA REAZIONE D’ORGOGLIO DEI BIANCOROSSI, MA LA RIMONTA E’ STATA SOLO SFIORATA. SI REPLICA VENERDI’5 GIUGNO ALLE ORE 20.45.

di Carlo Codazzi

 4/6/2015 – La smorfia di dolore di Darjus Lavrinovic alla fine del 1° quarto è stata una pugnalata al cuore biancorosso che aleggiava sulle magliette indossate dal pubblico che, foltissimo come sempre, gremiva il Palabigi per gara 3 tra Grissin Bon e Umana. In quel momento è stato chiaro a tutti che l’inerzia della serie prendeva la strada verso Venezia. La prima frazione era terminata 23 pari e si prospettava un seguito di match avvincente, come in realtà è stato, ma la situazione non era più in equilibrio perché il fuoriclasse lituano è insostituibile per gli schemi e le ambizioni della Reggiana. Se a infortunarsi fosse stato Peric lo squilibrio sarebbe stato evidente, ma  a parti rovesciate.

I biancorossi hanno giocato col cuore, dopo aver subito il contraccolpo, cedendo margine a Venezia a 3’ dal termine della seconda frazione per tenere botta nel 3° periodo e giocarsi l’all inn nel quarto conclusivo in cui hanno sfiorato la clamorosa rimonta. Alla sirena finale il tabellone segnava 70-76 per la Reyer che si è portata sul 2-1 nella serie.

grissin 57

Gara 3 ha visto un sostanziale equilibrio nella frazione iniziale in cui Venezia si è preoccupata di togliere certezze a Reggio per non farsi travolgere come accaduto al Taliercio in gara 2. Poche concessioni di Reggio a Venezia nel tiro dall’arco e basket giocato sui centri e sulle penetrazioni senza cercare forzature dalla grande distanza anche perché l’Umana, a sua volta, in difesa non concedeva nulla. Poi l’infortunio di Lavrinovic e l’inerzia del match è girata verso la truppa di Recalcati. Il lituano ha cercato eroicamente di proseguire marcando 4 punti nella prima parte della 2^ frazione in cui Aradori è incappato in un tecnico.

A 5’48 Venezia era davanti 23-29. Recalcati ha chiamato il time out per riportare alla calma i suoi, ma alla ripresa del gioco 1 libero segnato da Diener, 1 altro libero marcato da Della Valle e un canestro dalla media  distanza di Lavrinovic hanno riportato la Grissin Bon a -4 (25/29). Il match per Darjus , però, è finito lì e per la Reggiana è iniziato il calvario. All’intervallo lungo Peric e soci erano sopra di 8 p. (35-43). Differenza maturata grazie a 4 rimbalzi catturati in più dalla Reyer che è riuscita a piazzare “bombe” strategiche, l’ultima di Goss a chiudere il quarto.

Silins

Silins

 

I biancorossi hanno, indubbiamente, accusato il colpo del k.o. di Lavrinovic sia dal punto di vista tecnico che da quello psicologico. Cervi e Chikoko non sono riusciti a sostituire degnamente l’asso lituano e allora sotto i tabelloni si sono alternati Silins e Polonara. La palla girava a fatica tra le mani dei biancorossi incapaci di colpire dalla distanza e di avvicinare il ferro, mentre sull’altro versante Peric era il punto di riferimento in attacco in cui riusciva a far male da dentro l’area. Dalla distanza , poi, Goss e Ress riuscivano a trovare cesti importanti. L’alternanza di zona e uomo della Reyer ha tolto i riferimenti alla Grissin Bon che non riusciva  a trovare il bandolo della matassa senza il suo faro Lavrinovic. Cincia e compagni sono scivolati fino al -14 (39/53), ma sono riusciti a contenere lo svantaggio entro termini recuperabili (49-61) alla fine della 3^ frazione.

 

Kaukenas protesta per fallo in attacco

Kaukenas protesta per fallo in attacco

Spinta dal pubblico la Reggiana ha giocato il tutto per tutto nel quarto conclusivo. Cinciarini ha ritrovato verve in regia, Polonara ha giganteggiato sotto le plance e Silins ha messo a segno 3 bombe chirurgiche che hanno lanciato Reggio verso la rimonta complice un po’ di rilassamento degli ospiti e l’uscita di Peric richiamato da Recalcati dopo il 3° fallo commesso. A 4’48” dalla sirena Reggio si è portata a 4 punti da Venezia (61-65). Sul più bello quando squadra e pubblico cominciavano a credere nella “remuntada” ecco che Cinciarini è stato costretto ad uscire, dopo aver commesso il 4° fallo, e Diener ha commesso 2 errori pesanti: la guardia biancorossa ha prima sbagliato un facile lay-up, poi ha fallito un passaggio facile, facile, in transizione, che grida ancora vendetta.  Nel frattempo è rientrato Peric. A 45” dalla sirena finale 5 punti dividevano le due formazioni e la rimonta biancorossa è diventata una chimera. Spiccioli di speranza quando Diener ha cercato di farsi perdonare con un bel canestro in entrata che ha portato i suoi a 3 lunghezze dalla Reyer (70-73). Ma restavano soltanto 20”79 da giocare con il possesso per Venezia. Tattica del fallo sistematico per Reggio che ha subito ancora 3 punti dalla lunetta, l’ultimo punto da Viggiano, e che ha dovuto arrendersi perdendo 70-76. Più ancora della sconfitta pesa la perdita di Lavrinovic: “Infortunio grave – ha detto Menetti in sala stampa -. Un infortunio muscolare, non so se stiramento o strappo.” Questa la notizia data dal coach nel dopo match che sa di sentenza, ma il cuore biancorosso batte ancora e venerdì bisognerà  gettarlo oltre l’ostacolo.

Grissin 50

IL TABELLINO

GRISSIN BON – UMANA REYER VENEZIA 70-76

Parziali: 23-23; 12-20; 14-18; 21-15.

GRISSIN BON REGGIO EMILIA: Polonara 14,Cervi  2,  Silins 11, Diener 8, Cinciarini 6, Mussini 2, Chikoko 6,  Lavrinovic 6, Della Valle 10, Pini , Kaukenas 5. Allenatore: Menetti.

UMANA REYER VENEZIA: Stone 3, Peric 22, Goss 19, Ortner 2, Viggiano 8, Jackson  Ruzzier, Ress 16, , Nelson 2, Aradori 2,  Ceron, Dulkys 2.  Allenatore: Recalcati.
Arbitri:
 Paternico’ Carmelo, Sabetta Enrico, Rossi Michele.

. Note:tiri da 2: Grissin Bon 20/33 (61%); Umana Reyer 17/33 (52%) tiri da 3: Grissin Bon 7/22 (32%); Umana Reyer 10/28 (36%); Tiri Liberi: Grissin Bon 9/15 (60%); Umana Reyer 12/14 (86%);  Rimbalzi:; Grissin Bon 27; Umana Reyer 36 Falli: Grissin Bon 22; Umana Reyer 19; Spettatori: 3.450.

 

 

HANNO DETTO DOPO IL MATCH

Coach Max Menetti  è andato subito al punto davanti ai taccuini e ai microfoni: ”Dobbiamo partire dal momento in cui il punteggio era di 10-7 – ha attaccato il tecnico – (il momento dell’infortunio di Lavrinovic ndr). L’infortunio di Darjus è stato una brutta botta per la squadra e per tutto l’ambiente perché i tifosi si sono accorti di quanto era successo. Eravamo sotto choc e i primi 2 quarti ci sono sfuggiti via perché ci siamo dovuti inventare un altro basket. Il nostro sistema di gioco si basa tutto sulla presenza di Darjus e non era semplice cambiare modo di giocare. Siamo scivolati indietro nel punteggio, poi siamo risaliti, ma l’errore in lay up(di Diener ndr) e il successivo canestro di Goss ci hanno stoppato.”

Le notizie che Menetti ha dato riguardo il centro lituano sono state tutt’latro che confortanti: “L’infortunio di Lavrinovic è grave – ha sentenziato -, uno stiramento o addirittura uno strappo. Non posso dire di più, neanche se gli è stato applicato un tutore come mi chiedete. Siamo certi, purtroppo, che non ci sarà venerdì quando saremo chiamati a dare tutto sul parquet e la nostra gente dovrà starci molto vicino per spingerci alla vittoria. Abbiamo alternato tipi diversi di zone difensive, ma rimontare 14 punti a una squadra come Venezia è un’impresa durissima. Se dobbiamo aspettaci di più da Chikoko e Cervi? Certo – ha risposto secco il coach -. Cervi, senza Lavrinovic, avrà una importante opportunità per fare una grande gara venerdì.”

Recalcati

Recalcati

Menetti ha concluso spiegando il break avversario: “Ci siamo staccati nel 2° quarto perché abbiamo tirato poco e accettato l’uno contro uno. Quando, invece, li abbiamo attaccati dritto per dritto,il loro punto debole, siamo andati meglio e rimontato. Male i lunghi e Peric non contenuto? Peric ha fatto punti solo sul “penetra e scarica”.

il coach Max Menetti

il coach Max Menetti

 

Gioia contenuta (forse anche per via del k.o. di Lavrinovic che ha spianato la strada ai suoi) per “Charlie” Recalcati, coach della Reyer, una vita nel basket in cui ha lasciato un segno importantissimo anche da giocatore: “Abbiamo giocato una partita di sostanza – ha spiegato – iniziata con l’obiettivo di avere il controllo del gioco senza subire la pressione di Reggio come successo in gara 2. Siamo riusciti a chiudere in difesa in situazioni dove si può “cambiare”. Ad un certo punto ho scelto di schierare 3 piccoli e questo ci ha dato il primo vantaggio perché in attacco muovevamo bene la palla e dietro chiudevamo le transizioni della Grissin Bon.” Charlie ha reso omaggio agli avversari: “I biancorossi sono stati bravi  a cambiare difesa e a reagire approfittando del fatto che noi abbiamo avuto la sensazione di aver preso in pugno, definitivamente, il match come dimostrato dal fatto che arrivavamo a concludere con pochi passaggi. Bravi anche noi a riprendere vantaggio aiutati in particolare da Goss. In gara 2 abbiamo sofferto l’intraprendenza difensiva avversaria, in particolare i raddoppi sui nostri play, quindi, stasera volevamo vanificare la loro difesa basata sugli anticipi “scaricando” subito sulle nostre guardie.

Dovevamo evitare di subire ancora l’aggressività di Reggio e i suoi raddoppi e per farlo dovevamo muovere subito il pallone per essere in superiorità dall’arco e trovare tiri aperti. Siamo riusciti a farlo. Abbiamo vinto con percentuali peggiori della Grissin Bon? Abbiamo compensato con i rimbalzi che ci hanno permesso di giocare più palloni di loro di tirare di più il che ci ha permesso di vincere anche con percentuali peggiori dell’avversario. Stone solo 3 punti, ma prezioso? E’ stato proprio così. Non avendo grandi rimbalzisti ci affidiamo a lui che può giocare da 4 o da 5. Ha giocato per la squadra ed è stato una delle chiavi della vittoria.” La conclusione di Recalcati è stata focalizzata ancora sulla tattica vincente adottata dalla Reyer: “ Stasera volevamo iniziare bene il match e togliere alla Grissin Bon la certezza di togliere la palla alle nostre guardie per poi attaccarci  in transizioni rapide con le loro guardie. E’ stato fondamentale alternare la difesa a uomo con la zona , un’alternanza sistematica che ha alzato il nostro livello difensivo che è stato il particolare che ci ha fatto vincere.”

 

 

 

di Carlo Codazzi

4/6/2015 – La smorfia di dolore di Darjus Lavrinovic alla fine del 1° quarto è stata una pugnalata al cuore biancorosso che aleggiava sulle magliette indossate dal pubblico che, foltissimo come sempre, gremiva il Palabigi per gara 3 tra Grissin Bon e Umana. In quel momento è stato chiaro a tutti che l’inerzia della serie prendeva la strada verso Venezia. La prima frazione era terminata 23 pari e si prospettava un seguito di match avvincente, come in realtà è stato, ma la situazione non era più in equilibrio perché il fuoriclasse lituano è insostituibile per gli schemi e le ambizioni della Reggiana. Se a infortunarsi fosse stato Peric lo squilibrio sarebbe stato evidente, ma  a parti rovesciate.

I biancorossi hanno giocato col cuore, dopo aver subito il contraccolpo, cedendo margine a Venezia a 3’ dal termine della 2^ frazione per tenere botta nel 3° periodo e giocarsi l’all inn nel quarto conclusivo in cui hanno sfiorato la clamorosa rimonta. Alla sirena finale il tabellone segnava 70-76 per la Reyer che si è portata sul 2-1 nella serie.

Gara 3 ha visto un sostanziale equilibrio nella frazione iniziale in cui Venezia si è preoccupata di togliere certezze a Reggio per non farsi travolgere come accaduto al Taliercio in gara 2. Poche concessioni di Reggio a Venezia nel tiro dall’arco e basket giocato sui centri e sulle penetrazioni senza cercare forzature dalla grande distanza anche perché l’Umana, a sua volta, in difesa non concedeva nulla. Poi l’infortunio di Lavrinovic e l’inerzia del match è girata verso la truppa di Recalcati. Il lituano ha cercato eroicamente di proseguire marcando 4 punti nella prima parte della 2^ frazione in cui Aradori è incappato in un tecnico.

A 5’48 Venezia era davanti 23-29. Recalcati ha chiamato il time out per riportare alla calma i suoi, ma alla ripresa del gioco 1 libero segnato da Diener, 1 altro libero marcato da Della Valle e un canestro dalla media  distanza di Lavrinovic hanno riportato la Grissin Bon a -4 (25/29). Il match per Darjus , però, è finito lì e per la Reggiana è iniziato il calvario. All’intervallo lungo Peric e soci erano sopra di 8 p. (35-43). Differenza maturata grazie a 4 rimbalzi catturati in più dalla Reyer che è riuscita a piazzare “bombe” strategiche, l’ultima di Goss a chiudere il quarto.

I biancorossi hanno, indubbiamente, accusato il colpo del k.o. di Lavrinovic sia dal punto di vista tecnico che da quello psicologico. Cervi e Chikoko non sono riusciti a sostituire degnamente l’asso lituano e allora sotto i tabelloni si sono alternati Silins e Polonara. La palla girava a fatica tra le mani dei biancorossi incapaci di colpire dalla distanza e di avvicinare il ferro, mentre sull’altro versante Peric era il punto di riferimento in attacco in cui riusciva a far male da dentro l’area. Dalla distanza , poi, Goss e Ress riuscivano a trovare cesti importanti. L’alternanza di zona e uomo della Reyer ha tolto i riferimenti alla Grissin Bon che non riusciva  a trovare il bandolo della matassa senza il suo faro Lavrinovic. Cincia e compagni sono scivolati fino al -14 (39/53), ma sono riusciti a contenere lo svantaggio entro termini recuperabili (49-61) alla fine della 3^ frazione.

Spinta dal pubblico la Reggiana ha giocato il tutto per tutto nel quarto conclusivo. Cinciarini ha ritrovato verve in regia, Polonara ha giganteggiato sotto le plance e Silins ha messo a segno 3 bombe chirurgiche che hanno lanciato Reggio verso la rimonta complice un po’ di rilassamento degli ospiti e l’uscita di Peric richiamato da Recalcati dopo il 3° fallo commesso. A 4’48” dalla sirena Reggio si è portata a 4 punti da Venezia (61-65). Sul più bello quando squadra e pubblico cominciavano a credere nella “remuntada” ecco che Cinciarini è stato costretto ad uscire, dopo aver commesso il 4° fallo, e Diener ha commesso 2 errori pesanti: la guardia biancorossa ha prima sbagliato un facile lay-up, poi ha fallito un passaggio facile, facile, in transizione, che grida ancora vendetta.  Nel frattempo è rientrato Peric. A 45” dalla sirena finale 5 punti dividevano le due formazioni e la rimonta biancorossa è diventata una chimera. Spiccioli di speranza quando Diener ha cercato di farsi perdonare con un bel canestro in entrata che ha portato i suoi a 3 lunghezze dalla Reyer (70-73). Ma restavano soltanto 20”79 da giocare con il possesso per Venezia. Tattica del fallo sistematico per Reggio che ha subito ancora 3 punti dalla lunetta, l’ultimo punto da Viggiano, e che ha dovuto arrendersi perdendo 70-76.

Più ancora della sconfitta pesa la perdita di Lavrinovic: “Infortunio grave – ha detto Menetti in sala stampa -. Un infortunio muscolare, non so se stiramento o strappo.”

Questa la notizia data dal coach nel dopo match che sa di sentenza, ma il cuore biancorosso batte ancora e venerdì bisognerà  gettarlo oltre l’ostacolo.

 

HANNO DETTO DOPO IL MATCH

Coach Max Menetti  è andato subito al punto davanti ai taccuini e ai microfoni: ”Dobbiamo partire dal momento in cui il punteggio era di 10-7 – ha attaccato il tecnico – (il momento dell’infortunio di Lavrinovic ndr). L’infortunio di Darjus è stato una brutta botta per la squadra e per tutto l’ambiente perché i tifosi si sono accorti di quanto era successo. Eravamo sotto choc e i primi 2 quarti ci sono sfuggiti via perché ci siamo dovuti inventare un altro basket. Il nostro sistema di gioco si basa tutto sulla presenza di Darjus e non era semplice cambiare modo di giocare. Siamo scivolati indietro nel punteggio, poi siamo risaliti, ma l’errore in lay up(di Diener ndr) e il successivo canestro di Goss ci hanno stoppato.”

Le notizie che Menetti ha dato riguardo il centro lituano sono state tutt’latro che confortanti: “L’infortunio di Lavrinovic è grave – ha sentenziato -, uno stiramento o addirittura uno strappo. Non posso dire di più, neanche se gli è stato applicato un tutore come mi chiedete. Siamo certi, purtroppo, che non ci sarà venerdì quando saremo chiamati a dare tutto sul parquet e la nostra gente dovrà starci molto vicino per spingerci alla vittoria. Abbiamo alternato tipi diversi di zone difensive, ma rimontare 14 punti a una squadra come Venezia è un’impresa durissima. Se dobbiamo aspettaci di più da Chikoko e Cervi? Certo – ha risposto secco il coach -. Cervi, senza Lavrinovic, avrà una importante opportunità per fare una grande gara venerdì.” Menetti ha concluso spiegando il break avversario: “Ci siamo staccati nel 2° quarto perché abbiamo tirato poco e accettato l’uno contro uno. Quando, invece, li abbiamo attaccati dritto per dritto,il loro punto debole, siamo andati meglio e rimontato. Male i lunghi e Peric non contenuto? Peric ha fatto punti solo sul “penetra e scarica”.

Gioia contenuta (forse anche per via del k.o. di Lavrinovic che ha spianato la strada ai suoi) per “Charlie” Recalcati, coach della Reyer, una vita nel basket in cui ha lasciato un segno importantissimo anche da giocatore: “Abbiamo giocato una partita di sostanza – ha spiegato – iniziata con l’obiettivo di avere il controllo del gioco senza subire la pressione di Reggio come successo in gara 2. Siamo riusciti a chiudere in difesa in situazioni dove si può “cambiare”. Ad un certo punto ho scelto di schierare 3 piccoli e questo ci ha dato il primo vantaggio perché in attacco muovevamo bene la palla e dietro chiudevamo le transizioni della Grissin Bon.” Charlie ha reso omaggio agli avversari: “I biancorossi sono stati bravi  a cambiare difesa e a reagire approfittando del fatto che noi abbiamo avuto la sensazione di aver preso in pugno, definitivamente, il match come dimostrato dal fatto che arrivavamo a concludere con pochi passaggi. Bravi anche noi a riprendere vantaggio aiutati in particolare da Goss. In gara 2 abbiamo sofferto l’intraprendenza difensiva avversaria, in particolare i raddoppi sui nostri play, quindi, stasera volevamo vanificare la loro difesa basata sugli anticipi “scaricando” subito sulle nostre guardie. Dovevamo evitare di subire ancora l’aggressività di Reggio e i suoi raddoppi e per farlo dovevamo muovere subito il pallone per essere in superiorità dall’arco e trovare tiri aperti. Siamo riusciti a farlo. Abbiamo vinto con percentuali peggiori della Grissin Bon? Abbiamo compensato con i rimbalzi che ci hanno permesso di giocare più palloni di loro di tirare di più il che ci ha permesso di vincere anche con percentuali peggiori dell’avversario. Stone solo 3 punti, ma prezioso? E’ stato proprio così. Non avendo grandi rimbalzisti ci affidiamo a lui che può giocare da 4 o da 5. Ha giocato per la squadra ed è stato una delle chiavi della vittoria.” La conclusione di Recalcati è stata focalizzata ancora sulla tattica vincente adottata dalla Reyer: “ Stasera volevamo iniziare bene il match e togliere alla Grissin Bon la certezza di togliere la palla alle nostre guardie per poi attaccarci  in transizioni rapide con le loro guardie. E’ stato fondamentale alternare la difesa a uomo con la zona , un’alternanza sistematica che ha alzato il nostro livello difensivo che è stato il particolare che ci ha fatto vincere.”

 

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