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La Lega Nord si mangia Forza Italia e dilaga nelle golene

1/6/2015 – L’avanzata della Lega Nord e la tenuta di Grillo, che ormai si consolida come partito-movimento del 20-25 %, sono i dati salienti di una tornata elettorale più sorprendente di quanto si potesse immaginare. La vittoria di Toti, delfino di Berlusconi in Liguria, è il  risultato non solo della spaccatura del Pd, con la sinistra interna che ha lavorato di fino per far perdere Lella Paita, ma anche dello strepitoso risultato ottenuto dal partito di Salvini, pienamente inserito nell’onda lunga del voto europeo di contestazione al sistema politico sbrigativamente definito “populista”: partito uscito con successo dal recinto padano, e che cresce clamorosamente anche al Sud.

Nel nostro piccolo, in un’Emilia marginalmente interessata a queste elezioni, la marea leghista è arriva nelle golene di Luzzara, dove ha superato il 24% con la candidata Chiara Sacchi, ottenendo tutti i 4 consiglieri riservati alle minoranze. Il Carroccio ha vampirizzato i poveri resti del centro-destra, inchiodato sotto il 6% e punito duramente dal proprio elettorato tradizionale, che in larga misura è rimasto a casa.

Naturale dunqu il peana di vittoria del segretario provinciale leghista Gianluca Vinci, secondo cui ora “si può finalmente affermare con chiarezza che vi è ancora una speranza di cambiare le cose nel nostro Paese”.

“A Reggio Emilia, dove storicamente il PD è più forte – nota Vinci – la voglia di cambiamento dei cittadini è portata avanti dalla Lega Nord, che a Luzzara ha conquistato tutti i 4 seggi spettanti ai consiglieri di opposizione, correndo con il solo simbolo Lega Nord anche contro la Lista di Forza Italia, denominata Centrodestra per Luzzara, più che quadruplicando quest’ultima.

Questo straordinario risultato è stato possibile grazie all’impegno di un gruppo di persone, la candidata Chiara Sacchi in testa, che ha creduto e lavorato per l’obiettivo fin dal primo momento, nonché da tutto il Movimento che ha supportato la campagna elettorale con l’organizzazione della Festa Provinciale ed il Comizio di Matteo Salvini solo una settimana fa”.

Doveroso il grazie a “tutti quei cittadini che hanno voluto premiarci con il loro voto” e un avvertimento al segretario provinciale del Pd: “D’ora in poi il sindaco Andrea Costa, appena rieletto, avrà quattro consiglieri che esamineranno con ancora maggiore attenzione i suoi atti”.

Ora tocca a Forza Italia battere un colpo: così non può andare avanti. Ma nemmeno Fratelli d’Italia è in buona salute: a livello locale, Alberto Bizzocchi a Canossa è rimasto sotto il 10% e non è entrato in consiglio comunale, nonostante l’appoggio aperto di una parte degli azzurri.

 

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