Il panico greco travolge anche la Borsa italiana: -5,17%, la peggiore d’Europa. Crollo Mps a -10%, Unicredit -5,57 e Bper -6,50%

29/6/2015 – Giornata da infarto per le Borse europee, dopo lo strappo a sorpresa nelle trattative tra Atene e i creditori internazionali. I listini del Vecchio Continente hanno chiuso in profondo rosso, mentre la possibilita’ di un default della Grecia si fa sempre piu’ concreta, nell’attesa dell’esito del referendum indetto dal premier Alexis Tsipras che ha rimandato al popolo la decisione di uscire dall’euro o accettare le misure di austerity.

Milano ha accusato un tonfo del 5,17%, registrando la performance peggiore d’Europa insieme a Madrid (-4,5%). In questo caso ha infatti pesato il timore di un effetto contagio. A Piazza Affari sono andate particolarmente male le banche, complice il balzo dello spread che in mattinata ha sfiorato i 200 punti dai 123 punti di venerdi’ scorso, per poi riportarsi in area 150 punti.

Mps e’ crollata del 10,24%, essendo una delle banche piu’ esposte verso i titoli di stato italiani. Sono inoltre andate male le principali blue chips, con Fca che ha perso oltre il 6%, Finmeccanica il 4,48% e Mediolanum il 7,2%. Ubi Banca -5,75%, Banca Popolare Milano -5,72%, Unicredit -5,57%, Banca Carige -6,55%. Tonfo anche per Bper a -6,50%, mentre Credem ha tenuto a -2,74%.

Credit Agricole (cariparma) -5,77%, Unipol -4,90 e Unipolsai – 4.44%

Sul fronte dei cambi l’euro passa di mano a 1,1185 dollari, abbastanza in linea con i valori di venerdi’ (1,1151). La divisa vale inoltre 137,08 yen, mentre il dollaro-yen si attesta a 122,59. Il petrolio (wti) arretra del 2% a 58,4 dollari al barile.

 

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