LA GRISSIN BON HA PAREGGIATO LA SERIE 1-1 VINCENDO AL TALIERCIO CONTRO L’UMANA VENEZIA 69-72 ALL’ULTIMO RESPIRO. MERCOLEDI GARA 3 AL PALABIGI.
di Carlo Codazzi
Un monumentale Darjus Lavrinovic ha trascinato la Grissin Bon al “colpaccio”. I biancorossi hanno vinto gara 2 contro l’Umana Venezia violando l’ostico parquet del “Talercio” e bissando il successo ottenuto nella regular season lo scorso 14 dicembre.
“Cincia” e soci hanno battuto 69-72 Venezia sul filo di lana e con un po’ di fiatone dopo aver letteralmente dominato i primi 2 quarti dove avevano raggiunto un vantaggio di 22 punti (16-38) ad oltre la metà della 2^ frazione. Vittoria sofferta e importantissima che assume un significato ancora maggiore se si considera che la formazione allenata da Charlie Recalcati non perdeva in casa da ben 10 partite.
Menetti ha dato ordine ai suoi di soffocare con una difesa asfissiante le bocche da fuoco dell’Umana, in particolare Phil Goss che tanto male aveva fatto ai biancorossi in gara 1. Missione compiuta, soprattutto nella prima parte di match in cui l’attacco di Venezia non è mai riuscito a trovare sbocchi. Grissin Bon già in fuga a fine 1° quarto conclusosi col il punteggio di 11-17 per gli ospiti. Una tripla di Lavrinovic ha segnato un solco importante ad inizio del 2° periodo (11-22) che ha confermato che l’allungo di Reggio era deciso e concreto. Gara 1 pare completamente ribaltata perché era la Reggiana a fare la voce grossa e a dettare le regole del gioco, mentre Venezia balbettava insicura di fronte alla zona asfissiante e fisica degli avversari. Gli uomini di coach Menetti, nel 1° tempo, hanno avuto anche il dominio sotto le plance mantenendo un buon ritmo in attacco in cui hanno piazzato un buon 7/12. Il break era di quelli che sembrano irrecuperabili (16-38, + 22 per Reggio), ma il basket è una disciplina che rende possibile l’impossibile. Viggiano ha provato a svegliare i suoi compagni verso la fine di 2^ frazione che si è chiusa con la Reggiana ancora avanti di 18 punti. (22-40). Percentuali al tiro pessime dell’Umana irriconoscibile rispetto a gara 1. La pacchia per i biancorossi non poteva durare e nel 3° quarto Venezia ha aggiustato il tiro prendendo pian piano il rimo in avanti e chiudendo con decisione dietro. Il gioco di Reggio è diventato meno fluido, le penetrazioni e le palle dentro sono diventate improvvisamente complicate e i tiri dall’arco aperti non così puntuali come nella prima parte di match. Peric ha iniziato a far valere tutta la sua classe, mentre la Grissin Bon si è aggrappata a Lavrinovic per riuscire ad arginare la risalita dei padroni di casa. Ruzzier è salito in cattedra sul fronte Umana che ha chiuso il 3° quarto con una “bomba” di Nelson per il -13 (45-58). La Reggiana ha fatto leva sulla buona regia di Diener e Cinciarini e sull’esperienza del suo gigante lituano che ha dovuto sobbarcarsi un gran lavoro in attacco e in difesa sostituito discretamente dalle rotazioni di Chikoko, ma non da quelle di Cervi in serata negativa.
Il quarto finale è stato dannoso per i cuori biancorossi perché la Grissin Bon è andata in bambola incalzata da una Reyer trasformata e spinta dal catino ribollente di tifo del Taliercio. A metà frazione Reggio aveva ancora 20 punti di margine (56-66), ma gli ultimi 5’ sono diventi un incubo per la Grissin Bon e i suoi tifosi, per nulla intimoriti sugli spalti dell’impianto mestrino e numerosissimi davanti al grande schermo sistemato davanti al Teatro valli a Reggio. Una “bomba “ di Viggiano ha portato Venezia al -5 a 3’ dalla sirena e la Reggiana è andata in tilt. A 1’28” Peric ha firmato il -1 (65-66) che pareva il preludio all’inevitabile beffa al fotofinish per la Reggiana che invece ha tenuto proprio negli incandescenti secondi finali. Lavrinovic ha piazzato la zampata del vecchio indomabile orso sotto il tabellone (65-68), poi Drake Diener (che aveva favorito il recupero di Venezia con un banale lay up clamorosamente buttato alle ortiche) ha mostrato la classe del campione e il sangue freddo del killer professionista andando a canestro con una spettacolare penetrazione e trasformando 2 liberi “bollenti” subissato dai fischi e dagli ululati dei supporter veneziani (69-72).
A 5” dalla sirena finale Venezia aveva una rimessa laterale, ma Goss ha tentato goffamente di servire Ress e il pallone è finito nelle mani di Della Valle: è stato l’errore fatale che ha decretato che la rimonta della Reyer è restata nei sogni del Taliercio. Darjus Lavrinovic (6/8 da 2, 1/2 da 3, 7/8 ai liberi, 5 rimbalzi, 1 stoppata e 1 assist, 29 di valutazione, mvp della gara) ha giocato un match stratosferico con 22 punti a referto. L’esperienza e la classe di Diener è stata fondamentale ( 14 punti con 20 di valutazione) così come la prestazione grintosa in regia di Cinciarini ( 8 punti, 7 assist e 9 di valutazione). Fondamentali anche i 10 rimbalzi di Polonara sempre in difficoltà a fare punti al Taliercio, un po’ stregato per lui. Sul fronte veneto gran match in rimonta di Peric (22 p. e 24 di valutazione). Serie in parità 1-1 e mercoledì la grande sfida si sposta al Pala Bigi alle 20.45.
IL TABELLINO
UMANA REYER VENEZIA –GRISSIN BON 69-72
Singoli quarti: 11-17; 11-23; 23-18; 24-14
Prog. 11-17; 22-40; 45-58; 69-72
UMANA REYER VENEZIA: Stone , Peric 22, Goss 10,Ortner 4, Viggiano 12, Jackson, Ruzzier 8, Ress 2, Nelson 6, Aradori 5, Ceron, Dulkys. Allenatore: Recalcati.
GRISSIN BON REGGIO EMILIA: Polonara 3, Cervi, Silins 3, Diener 14, Cinciarini 8,Mussini 3, Chikoko 4, Lavrinovic 22, Della Valle 9, Pini Kaukenas 6, Allenatore: Menetti.
Arbitri: Luigi Lamonica – Alessandro Vicino – Gabriele Bettini
.Note:tiri da 2: Umana Reyer 14/26 (53,8%) Grissin Bon 15/32 (46,9%). tiri da 3: Umana Reyer 7/28 (25%); Grissin Bon 10/21(47,6%). Tiri Liberi: Umana Reyer 20/26 (76,9%); Grissin Bon 12/14(85.7%). Rimbalzi: Umana Reyer 31; Grissin Bon 31. Falli: Umana Reyer 20; Grissin Bon 29.
Fausto Poli Taneto
03/06/2015 alle 09:12
Complimenti per la Squadra targata Reggio Emilia. Incrocio le dita e tocco ferro. Certo per tutti i Reggiani la consapevolezza che una squadra del gernere puo’ ancora molto. Come fa quel “furetto” di Kaukenas a correre ancora cosi’ ? Forza della natura.