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Giuseppe Vignali nominato direttore del Parco nazionale Appennino tosco emiliano

17/6/2015 – Con decreto del ministero dell’Ambiente, Giuseppe Vignali è stato nominato direttore del  Parco  Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano. La nomina è arrivata pochi giorni dopo il riconoscimento del parco come Riserva della biosfera da parte dell’Unesco.

“Ringrazio il Ministro Galletti che mi ha      nominato – ha dichiarato il direttore Vignali – il consiglio del Parco Nazionale e il      presidente Giovanelli che mi      hanno proposto e i sindaci dei comuni del Parco, oltre a quelli      della nuova     area Unesco dell’ Appennino tosco Emiliano, che mi hanno      sostenuto.

Giuseppe Vignali,direttore delParco nazionale dell'Appennino tosco emiliano

Giuseppe Vignali,direttore delParco nazionale dell’Appennino tosco emiliano

Ringrazio      inoltre il personale del Parco e i collaboratori perché senza la      loro      quotidiana dedizione non saremmo arrivati dove siamo. È davvero      emozionante      essere nominati in questo momento con la vittoria  Unesco appena      arrivata! Siamo      in una fase nuova del Parco Nazionale che ha saputo proporre un      territorio      Unesco di 38 comuni e più di 200.000 ettari. È stato veramente un      grande      successo e ancora non ce ne rendiamo bene conto.  Le aree Unesco dell’Uomo e      della Biosfera      comprendono luoghi fra i più belli al mondo e non hanno nulla da      invidiare ai      patrimoni Unesco.

I patrimoni tutelano i beni della terra unici      per singolarità      e bellezza a favore di tutti gli abitanti e le future generazioni,      mentre nelle      aree Mab Unesco, come la nostra, si cercano nuovi equilibri nei      territori per      vivere meglio, in armoniosa convivenza fra uomo        e natura.

Mab Unesco è un abito che si adatta perfettamente   -aggiunge Vignali –    a questo      territorio compreso fra i prosciutti di Langhirano, i laghi della      val Parma, la      Francigena, le pievi come quella di Sorano a Filattiera, il      crinale e l’Alta      via, san Pellegrino in Alpe e Canossa, l’Ariosto, Castelnuovo in      Garfagnana,      Bismantova, i Bertolucci, le Verrucole, i prati del Parmigiano      Reggiano, gli      ulivi e il farro della Garfagnana, i testi, i testaroli e la terra      di Luni, la      piazza medicea di Fivizzano, le sorgenti, le aquile, Torrechiara e      poi molto      molto altr”o.

In pochi anni – conclude Vignali – abbiamo      ricevuto due      riconoscimenti di grande rilievo: uno a livello nazionale (parco      nazionale) e      uno a livello  internazionale      (Unesco).      Invito tutti a crederci, sono marchi riconosciuti nel mondo; nel      campo della      qualità dei territori non c’ è nulla di più forte. Non disperdiamo      le energie,      ma mettiamole insieme sotto queste bandiere che vogliono dire      qualità e futuro”.

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