AL FESTIVAL DEL QUARTETTO D’ARCHI A REGGIO EMILIA
IL QUARTETTO MUCHA, VINCITORE DEL PREMIO DEL PUBBLICO DEL CONCORSO BORCIANI
Martedì 9 giugno, ore 21.00, Teatro Cavallerizza, torna a Reggio uno dei più promettenti ensemble di musica da camera della Slovacchia, l’anno passato tra i finalisti del Premio Paolo Borciani. In programma Beethoven, Schubert e Šostakovic. Fino al 12 giugno concerti, incontri e masterclass con quartetti e solisti d’eccezione
8/6/2015 – Il pubblico della serata finale del Concorso Internazionale per Quartetto d’Archi, Premio Paolo Borciani, nel 2014, lo aveva votato quale quartetto preferito e lo slovacco Quartetto Mucha aveva così vinto lo speciale premio del pubblico. Al Festival del Quartetto d’Archi – fino al 12 giugno a Reggio Emilia a cura di Fondazione I Teatri, responsabile artistico Lorenzo Fasolo – ritornano, dunque, martedì 9 giugno, ore 21.00, Teatro Cavallerizza, Juraj Tomka violino, Andrej Baran violino, Veronika Prokešová viola, Pavol Mucha violoncello, componenti di uno dei più promettenti ensemble di musica da camera della Slovacchia con questo programma:Ludvig van Beethoven, Quartetto n. 7 in fa maggiore op. 59 n. 1 “Razumovsky”, Franz Schubert, Quartettsatz in do minore D 703, Dmitrij Šostakovic, Quartetto n. 3 in fa maggiore op. 73.
I tre Quartetti dell’op. 59, di cui nella serata sarà eseguito il n.1, sono chiamati anche “Quartetti russi” perché dedicati al conte Andrea Kyrillovic Razumovsky, ambasciatore russo a Vienna, al quale si dice che l’autore avesse promesso di inserire in ognuna delle tre composizioni una melodia popolare russa. Scritti tra il 1805 e il 1806, questi lavori appartengono alla seconda maniera beethoveniana e gli storici della musica li collocano accanto al Fidelio, alla Quinta Sinfonia e alle grandi sonate pianistiche, come l’Appassionata e l’Aurora.
Pur se incompleto, il Quartetto in do minore Quartettsatz di Schubert, costituisce una cerniera ideale e al tempo stesso una tappa evolutiva indispensabile tra i Quartetti giovanili e i grandi capolavori degli anni 1824-26.
Il Quartetto n.3 in fa maggiore op.73 di Šostakovicè stato composto nel 1946, e dell’immediato dopoguerra propone la confusa mescolanza di sentimenti, la contraddizione fra la gioia di vivere e la tristezza. Piccole felicità e dolore per la patria devastata convivono in ogni pagina di quest’opera che Shostakovich considerava fra le sue migliori.
Teatro Cavallerizza – Martedì 9 giugno 2015 ore 21.00
Quartetto Mucha
Ludvig van Beethoven, Quartetto n. 7 in fa maggiore op. 59 n. 1 “Razumovsky”
Franz Schubert, Quartettsatz in do minore D 703
Dmitrij Šostakovic, Quartetto n. 3 in fa maggiore op. 73
Juraj Tomka violino, Andrej Baran violino, Veronika Prokešová viola, Pavol Mucha violoncello
Ludvig van Beethoven, Quartetto n. 7 in fa maggiore op. 59 n. 1 “Razumovsky” Franz Schubert, Quartettsatz in do minore D 703 Dmitrij Šostakovic, Quartetto n. 3 in fa maggiore op. 73
Juraj Tomka violino Andrej Baran violino Veronika Prokešová viola Pavol Mucha violoncello