17/6/2015 – Una frode fiscale da 4,5 milioni di euro attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti; Iva evasa per 2,5 milioni di euro e 2 persone denunciate per reati fiscali. E’ il bilancio di una operazione della Guardia di Finanza di Sassuolo partita da una verifica fiscale in una società sassolese, attiva nel commercio di materiale elettrico e nell’installazione di impianti elettrici industriali. L’azienda, intestata ad un prestanome, è risultata riconducibile a un imprenditore reggiano attivo nel commercio di macchine per movimento terra, già coinvolto in un giro internazionale di fatture false .
Le accuse sono emissione e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti e infedele e omessa dichiarazione dei redditi e Iva. Il sistema truffaldino era sperimentato: attraverso società “cartiere” che operavano anche nelle province di Reggio Emilia, Trento e Milano sono state fornite, nel tempo, le fatture fasulle al fine di abbattere i redditi imponibili e creare fittizi crediti Iva, da compensare o chiedere a rimborso.