9/11/2015 – Sono già oltre 300 gli architetti provenienti da tutta Italia che si sono prenotati per assistere, giovedì11 giugno, dalle ore 14 presso il Centro Internazionale Loris Malaguzzi (via Bligny 1) a Reggio Emilia, alla lectio magistralis di John Blythe e Ronald Schuurmans dello Studio Foster+Partners, uno degli studi di architettura tra i più importanti a livello mondiale, che hanno progettato il padiglione degli Emirati Arabi Uniti a Expo 2015.
Un investimento complessivo di 60 milioni di euro, di cui 12 milioni di importo lavori prettamente edili affidati alla cooperativa Tecton di Reggio Emilia, che ha realizzato interamente il padiglione tra i più visitati di tutta l’Esposizione Universale di Milano.
Un lavoro di squadra straordinario che ha impegnato ogni giorno, per otto mesi di lavoro ininterrotto, circa 310 uomini che hanno realizzato 4.386 metri quadrati di padiglione. Questi alcuni dei numeri del cantiere diretto da Tecton su cui hanno lavorato ben 74 aziende, di cui 39 reggiane.
Numeri oggi ampiamenti premiati da altri numeri: sono oltre 6000, infatti, le persone che ogni giorno fanno la fila per visitare il padiglione ispirato alle dune del deserto che presenta soluzioni high-tech e tecnologie verdi d’avanguardia.
Il processo di ideazione e di costruzione della struttura – che al termine di Expo sarà smantellata e allestita nuovamente ad Abu Dhabi, a Masdar City, dove si svolgerà Expo 2020 – sarà illustrato giovedì dagli architetti Blythe e Schuurmans dello Studio Foster+Partners, i quali, partendo dall’esperienza del padiglione, spiegheranno alcune tra le soluzioni eco-sostenibili più innovative, per quanto riguarda l’utilizzo di tecnologie e materiali, sviluppate dagli Emirati Arabi Uniti negli ultimi anni.
Per tutta la giornata di giovedì sarà possibile visitare la mostra fotografica, allestita negli spazi del Centro Loris Malaguzzi, che testimonia gli aspetti costruttivi e architettonici del padiglione, la competenza degli uomini al lavoro e la dimensione delle attività effettuate.
La partecipazione alla giornata di lavori è aperta, fino ad esaurimento posti, previa iscrizione all’indirizzo email [email protected]
ANCHE I COLLANTI LITOKOL “FIRMANO” IL SUCCESSO DELPADIGLIONI DEGLI EMIRATI
9/6/2015 – C’è anche Litokol, tra i protagonisti industriali dello straordinario padiglione degli Emirati Arabi, uno dei luoghi più visitati dell’Expo di Milano. L’azienda di Rubiera specializzata nella produzione di materiali per l’edilizia e decorazione d’interni, ha fornito adesivi e sigillanti per la realizzazione di alcune aree del padiglione creato dallo studio londinese Foster+Partners e realizzato dalla reggiana Tecton Società Cooperativa.
Con una superficie di 4.386 mq il padiglione “Food for Thought” degli Emirati Arabi prende ispirazione dal paesaggio degli Emirati Arabi Uniti e si avvale di tecnologie verdi e sostenibili. Lo spazio del padiglione ha la forma di un canyon, lungo 140 metri, definito da setti e pareti curvilinee alte 12 metri. L’architettura evoca da un lato le strette strade pedonali delle città della penisola arabica e dall’altro le forme morbide e sinuose del deserto.
Al termine di Expo Milano 2015, il padiglione degli Emirati Arabi Uniti sarà smantellato e riallestito ad Abu Dhabi, pertanto la progettazione ha dovuto tener conto sia delle condizioni generali di Milano sia di quelle della capitale degli Emirati Arabi Uniti.
Litokol- specifica l’azienda – “ha fornito il materiale per la posa di tutte le pavimentazioni e i rivestimenti del padiglione: adesivi cementizi ad alte prestazioni per la posa di piastrelle ceramiche e pietre naturali, idonei anche per sovrapposizioni e pavimenti riscaldanti. Inoltre sono stai utilizzati prodotti per l’impermeabilizzazione di ambienti umidi interni e per la scala interna che conduce dall’area show all’oasi”.