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Unieco annuncia importante commessa e un “radicale rinnovamento della governance”. Chi finisce giù dalla torre?

22/5/2015Mauro Casoli lo aveva anticipato nella conferenza stampa successiva alla rovente assemblea in cui i soci lavoratori hanno sonoramento bocciato la proposta della nuova società in condominio con Coopsette: “Sono pronto a lasciare, a fare un passo indietro se è utile per salvaguardare l’unità della cooperativa”. E così sarà: in quale modo e con quali tempi non si sa con precisione, di certo un comunicato diffuso nel pomeriggio sembra confermare la “profezia” del presidente.

Nelle prossime settimane Unieco andrà ad un radicale rinnovamento della Governance, al fine di rendere più sostenibile il nuovo piano industriale, in corso di redazione e che verrà presentato entro l’estate“: queste due righe sono scritte in coda a un comunicato diffuso nel pomeriggio di oggi su una importante commessa acquisita dalla cooperativa. Dopo il niet dei soci lavoratori all’integrazione con Castelnovo Sotto, sono stati conferiti pieni poteri al nuovo direttore generale Domenico Barile, che tra pochi giorni presenterà un piano di riorganizzazione interno (con l’eliminazione delle tre divisioni attuale per concentrare tutte le funzioni operative  sotto un’unica direzione)  per poi varare entro luglio il nuovo piano industriale.

Evidentemente, se è corretta la lettura dell’importante postilla al comunicato di oggi, il processo deve aver subito un’ulteriore accelerazione in questi giorni, sino alla decisione di un rinnovamento “radicale”.

Intanto Unieco conferma di aver perfezionato l’acquisizione di una importante commessa. Si tratta dello Scalo Milano City Style, per conto di Locate District, società controllata dal gruppo Lonati di Brescia, per un importo di 60 milioni di euro per la realizzazione della prima fase. “E’ il primo “city style” italiano dedicato al food, fashion e design: un nuovo format che Locate District dopo Milano vuole promuovere in Italia e in giro per il mondo – sottolinea Unieco –  E’ una nuova strada per l’incontro fra produttore e cliente, coerente con un nuovo modo di acquisto sostenibile e di qualità, che ben si sposa con l’idea della valorizzazione del Made in Italy”.

Il direttore costruzioni Stefano Imovilli evidenzia come “la fiducia di una così importante committenza  possa rappresentare una importante referenza per il rilancio di Unieco, rimarcando comunque le difficoltà del mercato di riferimento”. “Dopo la paralisi del 2013 (11 milioni di acquisizioni) e la ripresa del 2014 (130 milioni), nei primi quattro mesi del 2015  Unieco ha già acquisito 132 milioni di lavori. Con questa acquisizione Unieco ribadisce la sua leadership in questo settore”.

Il presidente Mauro Casoli conferma: “questo è un segnale confortante. E’ ancora un dato insufficiente per i fabbisogni ed il potenziale di Unieco, ma è un significativo passo avanti che va sottolineato   e che ci incoraggia”. Conclude la nota:  “Nelle prossime settimane Unieco andrà ad un radicale rinnovamento della Governance, al fine di rendere più sostenibile il nuovo piano industriale, in corso di redazione e che verrà presentato entro l’estate”.

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