15/5/2015 – Ricavi in aumento a 109,8 milioni di euro ( 105,8 milioni nel primo trimestre 2014), EBITDA a 14,2 milioni (13,3 milioni il dato precedente anno su anno), EBIT a 11,4 milioni (10,6 milioni), utile netto consolidato di 6,8 milioni di euro, 900mila euro in più rispetto al precedente; posizione finanziaria netta passiva a 107,7 milioni. Sono le cifre principali della prima trimestrale 205 approvate dal consiglio di amministrazione di Emak Spa, la società di Bagnolo in Piano quotata nel segmento Star di piazza Affari, a cui fa capo uno dei maggiori gruppi a livello internazionale nei settori outdoor power equipment (machine per giardinaggio), delle pompe e water jetting.
RISULTATI CONSOLIDATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2015
Ricavi
Il Gruppo Emak ha realizzato ricavi consolidati pari a € 109,8 milioni, rispetto a € 105,8 milioni dello scorso esercizio, in aumento del 3,8%.
Il fatturato per area di business e per area geografica è il seguente:
Le vendite dell’area di business “Outdoor Power Equipment” sono risultate complessivamente in crescita, al netto del calo nei mercati di Russia e Ucraina a causa delle difficoltà politiche ed economiche dell’area. L’impatto di questi due mercati è stato ancora rilevante nel primo trimestre del 2015, mentre diminuirà sensibilmente nei trimestri successivi. In Europa si sono registrate perfomance positive sui mercati a gestione diretta, tra cui in particolare Italia, Inghilterra e Polonia. L’incremento delle vendite nell’area Americas è stato determinato principalmente dai buoni risultati ottenuti sul mercato latino americano. Le buone performance nei mercati del Medio Oriente e in India, oltre che alla ripresa del mercato Turco, hanno trainato le vendite nell’area Asia, Africa e Oceania.
Le vendite dell’area di business “Pompe e High pressure water jetting” in Europa sono state superiori rispetto all’anno precedente grazie all’incremento segnato sul mercato italiano. Negli altri mercati le vendite sono state sostanzialmente in linea. La crescita delle vendite nell’area Americas è stata trainata dal mercato Nord Americano e dai buoni risultati ottenuti in alcuni paesi dell’America Latina, tra cui Messico e Cile.
I mercati di Asia, Africa e Oceania hanno visto un lieve calo rispetto allo scorso esercizio principalmente per le minori vendite di pompe industriali in Far East.
Il consolidamento della società Master Fluid, inclusa nel bilancio consolidato a partire dal 1 luglio 2014, ha contribuito positivamente per un importo complessivo di circa € 0,9 milioni.
La crescita delle vendite dell’area di business “Componenti e Accessori” sul mercato Europeo è stata determinata per la maggior parte dall’incremento sul mercato Italiano. I buoni risultati ottenuti negli Stati Uniti hanno contribuito alla buona performance dell’area Americas. Nell’area Asia, Africa e Oceania da sottolineare i buoni risultati conseguiti in Cina.
Redditività
L’EBITDA del primo trimestre 2015 ammonta a € 14,2 milioni (pari al 13% delle vendite), contro € 13,3 milioni (pari al 12,6% delle vendite) del corrispondente trimestre dello scorso esercizio.
L’incremento, sia in valore assoluto che in termini percentuali, è stato influenzato dall’aumento dei volumi di vendita e da un mix di ricavi a maggior marginalità, che hanno più che compensato l’aumento del costo dei prodotti dovuto all’andamento sfavorevole di alcune valute. Il maggior costo del personale è legato all’aumento dei volumi produttivi e ad una diversa distribuzione dell’organico tra i diversi paesi in cui opera il Gruppo.
Nel corso del primo trimestre 2015 alcune partite non ricorrenti hanno influito negativamente sul risultato per un ammontare complessivo di circa € 0,8 milioni. Al netto di tali effetti, l’EBITDA risulterebbe pari a € 15,1 milioni.
L’utile operativo del primo trimestre 2015 è pari a € 11,4 milioni, contro € 10,6 milioni del corrispondente trimestre dell’esercizio precedente.
L’utile netto del primo trimestre 2015 è di € 6,8 milioni, contro € 5,9 milioni del pari periodo dell’esercizio precedente. La gestione finanziaria migliora grazie ad un leggero decremento dell’onerosità media dei finanziamenti. La gestione valutaria è positiva per € 0,3 milioni, rispetto al saldo negativo di € 0,5 milioni del pari periodo.
Situazione finanziaria
Gli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali effettuati nel corso del primo trimestre 2015 ammontano a complessivi € 2,7 milioni, di cui oltre un terzo in innovazione di prodotto.
Il patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2015 è pari a € 172,3 milioni contro € 160 milioni di euro al 31 dicembre 2014.
La posizione finanziaria netta passiva si attesta a € 107,7 milioni al 31 marzo 2015 contro € 79 milioni al 31 dicembre 2014 e € 104,5 milioni al 31 marzo 2014. L’aumento è imputabile principalmente alle dinamiche del capitale circolante netto, riconducibile principalmente all’andamento stagionale delle vendite.
L’autofinanziamento gestionale generato nel corso del periodo (calcolato come somma dell’utile netto e degli ammortamenti) è pari a € 9,7 milioni.
Evoluzione della gestione
L’andamento positivo del primo trimestre dell’esercizio è legato sia alla ripresa di alcuni mercati dove opera il Gruppo, che al consolidarsi delle strategie di sviluppo e razionalizzazione dei costi messe in campo dal management. Compatibilmente allo stabilizzarsi della situazione nei mercati dell’Est Europa e alla conferma dei segnali di ripresa, il Gruppo confida di confermare anche nei prossimi mesi i tassi di crescita sin qui ottenuti. Il management si aspetta inoltre un importante contributo alla crescita, a partire dal secondo trimestre, dall’entrata nell’area di consolidamento di Lemasa.
“I buoni risultati del primo trimestre – commenta Fausto Bellamico, Presidente di Emak – sono il frutto della strategia di sviluppo intrapresa dal Gruppo. Nell’ultimo anno abbiamo portato a termine diverse iniziative che costituiscono un’ottima base per la crescita futura, sia per vie interne che esterne. Grazie al consolidamento di questi progetti e alla ripresa del mercato, nel medio periodo prevediamo di poter incrementare in modo significativo le nostre vendite. Inoltre, grazie all’efficienza sulla struttura dei costi ed alla conseguente leva operativa, puntiamo a migliorare l’EBITDA margin mediamente di un punto percentuale l’anno per i prossimi tre anni, con una significativa generazione di cassa a sostegno degli investimenti futuri, di nuove acquisizioni e della remunerazione dei nostri azionisti”.