8/5/2015 – I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Guastalla hanno acchiappato il rapinatore con la parrucca che tra i mesi di Agosto e Settembre dello scorso anno si è reso responsabile di due rapine fotocopia, compiute entrambe ai danni dell’agenzia di Banca Montepaschi a Cadelbosco Sopra. Nei guai anche i figlio: avrebbe spalleggiato il papà rapinatore come palo.
Con l’accusa di concorso in rapina aggravata i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Guastalla hanno arrestato i crotonesi Antonio Origlia, 56 anni domiciliato a Bologna ed il figlio Domenico di 38 anni, domiciliato a Mantova: ora si trovano in carcere a disposizione della Procura reggiana. Il Sostituto Giacomo Forte, sulla base delle risultanze investigative ha chiesto e ottenuto dal Gip di Reggio Emilia l’ordinanza di custodia cautelare, eseguita ieri dai carabinieri che hanno arrestato padre e figlio.
Il primo colpo firmato dai due era avvenuto il 5 agosto 2014. Il figlio attendeva fuori mentre il papà col viso travisato da calzamaglia, parrucca e occhiali faceva irruzione in banca e dopo aver scavalcato il banco divisorio delle casse si impossessava di oltre 7.000 euro. Quindi la fuga Peugeot 206 condotta dal figlio. Dopo poco un mese, il 19 settembre, lo steso rapinatore 8questa volta senza il figlio) tornava a colpire nella stessa filiale, truccato come in agosto, riuscendo a fuggire con 4.000 euro.
I carabinieri di Guastalla sono riusciti a incastrare i due incrociando le testimonianze con indagini tecniche, riscontri di tabulati ed analisi dei filmati del sistema di video sorveglianza della banca.
Da qui i provvedimenti cautelari, eseguiti con la collaborazione dei comandi carabinieri competenti per territorio tra Bologna e Mantova.