18/5/2015 – Con le richieste di giudizio per 11 esponenti del Pdl, per lo più non rieletti, la Procura della Repubblica di Bologna ha definito tutte le posizioni degli indagati nell’inchiesta sulle spese dei consiglieri regionali, tra giugno 2010 e dicembre 2011. Le ultime richieste dei Pm riguardano anche due rieletti: Enrico Aimi, cui sono contestati circa 58mila euro e Galeazzo Bignami, che grazie alla documentazione difensiva si è visto ridurre di poco meno di 4.000 euro i 39.000 contestati,40 le posizioni dei vari gruppi al vaglio del Gup.
Tra le richieste anche quella a carico dell’ex consigliere regionale Fabio Filippi he al pari degli altri è accusato di peculato nell’inchiesta “spese pazze”. Filippi è difeso dall’avvocato Liborio Cataliotti. “Non abbiamo ancora ricevuto alcun atto ufficiale – ha detto Filippi a Reggio Report – Io comunque sono tranquillo e in pace con la mia coscienza. Parliamo di rimborsi di spese che ho fatto di tasca mia, quindi non vedo dove possa essere il peculat0. Spese, si badi bene, tutte documentate e che prima di essere rimborsate hanno superato cinque esami differenti. Io sono tranquillo”. Il record delle spese e delle richieste di rinvio, è noto, spetta al Pd (16 indagati) il cui gruppo è sotto inchiesta per somma equivalente a oltre la metà degli importi contestati.
L’inchiesta di Bologna fra l’altro ha portato al sequestro cautelativo di beni e conti correnti a carico di 8 ex capigruppo, tra cui i reggiani Liana Barbati e Matteo Riva, per un totale di 1 milione 200 mila euro.
sempre tranquillo in pace,