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Gemellaggio culturale tra Reggio Emilia e Ferrara nel nome di Ludovico Ariosto

28/5/2015Un “Gemellaggio ariostesco”, nel segno del poeta del Rinascimento Ludovico Ariosto, fra Reggio Emilia e Ferrara si celebra sabato 30 maggio nella città estense. L’iniziativa dà seguito a una mozione – prima firmataria la consigliera comunale Roberta Pavarini – approvata all’unanimità lo scorso aprile, con la quale si impegna l’Amministrazione comunale reggiana a favorire e co-promuovere con Ferrara il gemellaggio ariostesco  e altre forme di scambio culturale, al fine di costituire un legame continuativofra le due comunità cittadine.

Il Gemellaggio  del 30 maggio prevede un importante contributo di ricercatori e artisti reggiani, oltre alla partecipazione, per Reggio Emilia, della stessa consigliera comunale Roberta Pavarini e del consigliere comunale Gianluca Cantergiani e, per Ferrara, del vicesindaco Massimo Maisto e del presidente del Consiglio comunale, Girolamo Calò. Sarà presente inoltre l’onorevole Paola Boldrini.

Il programma prevede, dalle11 alle 13, al  liceo Ariosto di Ferrara (via Arianuova, 19) lezioni sulla tradizione del Maggio: “Tra la corte e la selva: l’eredità di Orlando”, svolta dal professor Carlo Baja Guarienti, docente di Storia moderna all’Università di Ferrara; e “Le origini e i canoni del Maggio in Appennino” a cura di Giordano e Natascia Zambonini della Compagnia  “Monte Cusna” di Asta di Villa Minozzo.

Dalle 15 alle 16, inoltre, visita alla Casa dell’Ariosto a Ferrara e al mausoleo presso la Biblioteca Ariostea.

Dalle 16 alle 18, nel giardino di palazzo Paradiso, rappresentazione del Maggio “Ezzelino da Romano” secondo il testo adottato dalla Compagnia “Monte Cusna”. Accompagna la giornata il geostorico Antonio Canovi del Centro di documentazione storica di Villa Cougnet di Reggio Emilia.

 Si rivisitano e si rafforzano dunque i legami tra Reggio Emilia e Ferrara che per secoli sono state insieme nel ducato estense, poi nella Repubblica cispadana e nella istituzione del Primo tricolore e appunto nel segno di Lodo.  con rinnovato interesse, nel segno del poeta dell’Orlando Furioso, la cui madre, Daria Malaguzzi Valeri era una nobildonna reggiana e il cui padre, Nicolò Ariosto, era un conte ferrarese mandato a Reggio dal duca per comandare la piazzaforte della città.

A Reggio Emilia Nicolò conobbe e sposò Daria, e qui dalla loro unione nacque Ludovico, che trascorse gran parte della sua vita a Ferrara, senza mai dimenticare, e anzi continuando a frequentare, Reggio e in particolare la villa del Mauriziano, che la madre gli aveva lasciato.

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Una risposta a 1

  1. carlo Rispondi

    31/05/2015 alle 11:21

    Ottima iniziativa. Complimenti alla Pavarini, Peccato che la nostra città non venga coinvolta appieno ai massimi livelli, con una grande iniziativa culutrale e storica.Tra l’altro l’Ariosto, se non erro, visse anche un po’ nel Castello di Rossena, dove ebbe un figlio da una sua governante, ed anche a Montericco, dove attualmente si è insediato l’Hospice.

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