Domenico Barile nuovo direttore generale di Unieco. Ha pieni poteri

27/5/2015 – Il manager Antonio Barile è il nuovo direttore generale della cooperativa Unieco di Reggio Emilia . La decisione è stata formalizzata ieri dal consiglio di amministrazione “inn coerenza a quanto già illustrato nel corso dell’Assemblea dell’ 8 Maggio”.

La nomina era stata annunciata informalmente dal presidente Casoli nella conferenza stampa dei giorni scorsi.

Barile, 50 anni,  ha ricevuto “ampie deleghe operative” e ha presentato un piano di riassetto organizzativo interno, che  prvede l’accorpamento delle attuali tre divisioni (costruzioni, immobiliare e sede) sotto un’unica direzione. Entro luglio inoltre dovrà presentare un piano industriale nuovo, dopo la bocciatura dell’ipotesi di integrazione con Coopsette in una nuova società che avrebbe dovuto assorbire cantieri e attività delle due cooperative.

Di fatto Barile assume pieni poteri in un momento particolarmente delicato per Unieco, impegnata a far fronte alle scadenze della ristrutturazione del debito.

“Con questa decisione – conferma una nota dell’azienda si è inteso dare un forte impulso al processo in atto di revisione della Governance e dal nuovo piano industriale che verrà proposto entro l’estate”.

Il neo-Direttore, che da un anno era consulente Unieco,  “viene da importanti esperienze in ristrutturazioni finanziarie e operative di aziende complesse, e ha ricoperto ruoli di primaria importanza in realtà quali Citibank, Benetton, Autogrill, Diadora. In questo periodo ha fornito un contributo importante a gestire le infinite criticità che si sono dovute affrontare e si è conquistato ampio credito per le sue doti di leadership e per un suo forte orientamento al risultato”.

La nota sottolinea che “la decisione del CdA, avvenuta all’unanimità e con una forte adesione del gruppo dirigente, siamo certi non mancherà di produrre i frutti attesi”. Unieco va verso un rinnovamento radicale della governance, che dovrebbe compiersi in settembre, se non prima. Il presidente Casoli ha già detto di essere disposto a lasciare l’incarico “se fosse utile all’unità della cooperativa”.