Supermercati aperti il Primo Maggio: Reggio città dei consumatori

di Francesco Fantuzzi*

“Nei giorni scorsi abbiamo appreso che l’Assessore Maramotti non ha più convocato il tavolo sulle aperture festive dei supermercati, rinunciando pertanto a svolgere il suo fondamentale ruolo di concertazione e tutela della comunità. Questa è una notizia grave, così come è grave il fatto che il 25 aprile e il 1 maggio non sarà Festa per tante lavoratrici e tanti lavoratori del settore. 

Reggio città aperta prende fermamente le distanze dalla colpevole inerzia di questa amministrazione cui, evidentemente, stanno a cuore altri interessi, come parrebbero testimoniare anche alcune recenti sciagurate scelte urbanistiche. 
E’ a dir poco paradossale che il 1 maggio, festa del Lavoro, tante persone non potranno festeggiare perchè anche quel giorno dovranno lavorare. Non è degno per una città con la nostra tradizione e cultura, non è degna, purtroppo, una Giunta che, al cospetto dell’indifferenza realtà imprenditoriali che operano sul nostro territorio, rinunci a sottolineare il valore di giornate memorabili per la nostra storia come il 25 aprile e, appunto, il 1 maggio.
Il ruolo pubblico comporta responsabilità e, a volte, la conduzione di battaglie ardue, scomode, ma di civiltà e di difesa dei diritti tanto faticosamente conquistati.
Per questa Amministrazione, lo diciamo con molto rammarico, Reggio Emilia non è la città delle persone, ma dei consumatori”. 

*Reggio città aperta

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Una risposta a 1

  1. Fausto Poli Rispondi

    19/04/2015 alle 21:55

    Dopo tante battaglie, tanto SANGUE speso, dopo lotte, si e’ tornati all’epoca di Radici (il telefilm). Il 1° Maggio e’ FESTA DEI LAVORATORI, e come statuto, le societa’ cooperative, dovrebbero essere le prime a tutelare tale festa. percio’ anche da codesto ragionamento risulta evidente che le lotte non frega piu’ a nessuno. L’interesse dei cittadini deve essere in primo piano, perche’ la politica sussiste attraverso lo Stato, e lo Stato esite attraverso le “gabelle” cioe’ le tasse erogate. Percio’ mi sento di aggiungere che i cittadini non sono tutelati, in quanto le amministraizoni pubbliche come quella di Reggio Emilia non frega in cavolo degli interessi dei citdini. Cio’ si evince anche dalle tariffe Iren, acqua, gas, molto alte rispetto ai costi primari.

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