30/4/2015 – Molti speravano in una presa di posizione unitaria , al di là delle contrapposizioni politiche, in difesa dell’ospedale Sant’Anna di Castelnovo Monti. Ma così non è stato. Oggi pomeriggio il Pd in consiglio provinciale, a Reggio Emilia, il ha bocciato l’ordine del giorno presentato dal capogruppo di Terre Reggiane – Forza Italia, Giuseppe Pagliani, per ottenere dalla Regione la deroga alla chiusura del punto nascita del Sant’Anna . Unica voce fuori dal coro di no, il sindaco di Castelnovo Monti Enrico Bini (delegato alla legalità in provincia), che si è astenuto. Nei giorni scorsi Bini aveva preso una ferma posizione in difesa dell’ospedale castelnovese.
” Il nostro obiettivo è evitare che singoli reparti vengano smantellati – ha dichiarato Pagliani – con il rischio immediato e conseguente che lo stesso Sant’Anna possa subire un progressivo depotenziamento delle specialistiche. Il no del Pd di oggi, con l’eccezione di Bini, è incomprensibile e fa dispiacere. E’ un’occasione perduta. Ciò tuttavia non ci farà desistere: continueremo con le nostre iniziative perché ai cittadini della montagna reggiana, soprattutto le mamme, non sia tolti servizi essenziali”.
L’ORDINE DEL GIORNO DI TERRE REGGIANE
GRUPPO CONSILIARE TERRE REGGIANE
ORDINE DEL GIORNO
Al Presidente della Provincia Dott. Manghi
Premesso che:
si assiste, nell’Appennino reggiano, ad una levata di scudi rispetto all’ipotesi di chiusura, formulata dal direttore dell’Ausl Fausto Nicolini, del punto nascita dell’ospedale Sant’Anna di Castelnuovo ne’ Monti , in ragione del numero di parti (circa 200) registrati, al di sotto del limite minimo di 500 previsti dall’accordo Stato-Regioni sottoscritto nel 2010;
Dato che:
entro il mese di luglio, la Regione dovrà definire, in ragione dell’evocato accordo, il piano di chiusura di alcuni dei suddetti punti nascita, pena la decurtazione dei trasferimenti statali per un importo variabile tra i 70 e 150 milioni di euro;
Considerato che:
l’accordo Stato-Regioni che qui interessa prevede, per altro, delle eccezioni alla chiusura di un punto nascita con meno di 500 parti l’anno, ad esempio per gli ospedali situati in territori disagiati ove non sia possibile attivare il “trasporto medico assistito” per le partorienti (è il caso del punto nascita di Castelnovo né Monti);
SI IMPEGNA IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA MANGHI AD ATTIVERSI PRESSO LA REGIONE EMILIA ROMAGNA PER OTTENERE:
la deroga alla chiusura, per il fatto di essere, l’Ospedale S.Anna di Castelnuovo né Monti situato in territorio disagiato e per l’impossibilità di attivare il “trasporto medico assistito” per le partorienti.
(Giuseppe Pagliani, capogruppo di Terre Reggiane)