Nel bilancio del Comune di Reggio c’è un buco di 11 milioni, ma il sindaco giura: “Niente nuove tasse”

7/4/2015 – Nel 2015 non è previsto alcun aumento della tassazione comunale a Reggio Emilia, né per le famiglie né per le imprese, a differenza di quanto avviene in realtà vicine come Modena e Bologna, dove sono previsti significativi incrementi. Lo ha dichiarato il sindaco Luca Vecchi questa mattina, presentando alla stampa insieme all’assessore Notari le linee del bilancio di previsione 2015.
“Non pesare sui  cittadini con nuove tasse è di per sé è una misura che da una parte dà ossigeno alle persone, in particolare quelle più colpite dalla crisi, e dall’altra mantiene libere risorse di spesa familiare che possono giovare al sistema nel suo complesso, se immesse nel mercato” 
Le entrate tributarie – stimate in circa 510 euro pro capite – “si confermano le più basse fra i capoluoghi della regione, inferiori ad esempio a quelle di Parma, Modena e Bologna.
Sono confermate inoltre nel 2015 l’attenzione alle fasce più deboli, l’offerta complessiva dei servizi sociali ed educativi attivati.
Questo, nonostante l’ulteriore forte riduzione delle risorse trasferite al Comune dallo Stato in relazione alla spesa corrente, per un importo di 12,9 milioni di euro, un saldo negativo da finanziare (leggasi buco di bilancio)  pari a circa 11 milioni di euro e una spesa corrente complessiva che continua la propria flessione dopo essersi ridotta dell’11 per cento dal 2008 al 2014
 
Il comune di Reggio Emilia in una nota, sottolinea che continua diminuire l’indebitamento pro capite: è previsto a 505 euro nel 2015, contro i 568 euro del 2014; dal 2005 al 2014 il debito pubblico si è dimezzato (meno 50,6 per cento) con restituzioni nello stesso periodo per 83,5 milioni di euro ed una conseguente,” sensibile riduzione degli oneri finanziari attuali e futuri”. 
 
I nuovi  investimenti previsti nel 2015 ammontano a 31,7
milioni di euro (65,3 milioni di euro nel periodo 2015-2017) a cui si aggiungono 18,1 milioni di euro per investimenti di opere in corso già finanziate negli anni precedenti, per un totale di bilancio del 2015 di 49,8 milioni di euro.
Considerata la costante diminuzione degli oneri di urbanizzazione (4,4 milioni previsti nel 2015 contro 5,2 accertati nel  2014 e i 22,7  del 2006) le risorse sono state ottenute principalmente recuperando economie dagli anni precedenti (avanzo di amministrazione e risorse di anni scorsi), da contributi pubblici e da contributi da privati,” in particolare ottimizzando le partnership pubblico-private in opere di interesse pubblico, quindi favorendo la messa in circolo di ulteriori risorse per investimenti”.

LA SPESA CORRENTE “MANGIA” 159 MILIONI DI EURO

 Il Bilancio 2015 si concretizza in 159,1 milioni di euro di spese correnti e investimenti per 49,8 milioni (di cui 31,7 per nuovi investimenti e 18,1 per investimenti in corso).
Considerando anche il rimborso della quota capitale dei prestiti e mutui per 11,3 milioni  di euro e le spese per conto di terzi per 19,6 milioni di euro, il totale delle previsioni di Bilancio per il 2015 ammonta a 239,8 milioni.
L’equilibrio economico è stato ottenuto grazie ad entrate finali per 194,7 milioni, a 0,43 milioni di mutui dall’Istituto credito sportivo senza interessi, a 19,6 milioni di Entrate per conto terzi, al Fondo pluriennale vincolato (risorse da anni precedenti per spese in corso di competenza del 2015) per 21 milioni e all’applicazione di avanzo di Amministrazione vincolato o per investimenti per complessivi 4,1 milioni.

GLI INVESTIMENTI 2015 
 E’ confermato il Programma di rigenerazione urbana dell’area Reggiane, nell’ambito del Progetto Area Nord, con gli interventi previsti in piazzale Europa, lungo il braccio storico di viale Ramazzini, via Gramsci e i Capannoni 18 e 19, tramite la costituzione della Società di trasformazione urbana Reggiane, braccio operativo, a cui saranno assegnati i contributi statali del Piano nazionale Città per 10,9 milioni di euro, oltre a due milioni di euro della Regione Emilia-Romagna.
Sono poi previsti investimenti per Lavori pubblici riguardo a nuove opere per oltre 11,9 milioni.
Fra gli altri: la nuova Scuola secondaria di primo grado a Villa Bagno (1,7 milioni di euro), la riqualificazione urbana del quartiere industriale di Mancasale (primo stralcio, un milione di euro) e le manutenzioni straordinarie di strade, segnaletica e ciclabili (un milione di euro), interventi di manutenzione straordinaria al teatro Ariosto (940.000 euro) e al teatro Municipale (188.500 euro), interventi di restauro e valorizzazione al Palazzo dei Musei (circa 1,2 milioni di euro con partnership pubblico-privata), interventi di manutenzione straordinaria, messa a norma e ristrutturazione di vari edifici scolastici (per circa tre milioni di euro) e dotazioni impiantistiche sportive, in particolare palestre scolastiche ad uso anche pubblico in orari extrascolastici (circa 530.000 euro). In totale, per manutenzioni straordinarie di edifici e beni patrimoniali l’investimento è di 3,7 milioni; altri investimenti per informatizzazione, beni durevoli, acquisizioni ammontano a 3,2 milioni.

POLITICA FISCALE: O IMU O TASI, UN SOLO PRELIEVO

Riferisce la nota del Comune: Permamel’attenzione alle fasce più deboli e la tassazione rimane invariata rispetto al 2014; non è previsto alcun aumento del prelievo fiscale comunale; sono confermate le cinque aliquote vigenti sull’addizionale Irpef comunale con un meccanismo che garantisce la progressività dell’imposizione anche grazie alla fascia di esenzione a 15.000 euro, la più favorevole per i contribuenti nei capoluoghi di regione dell’Emilia.
E’ previsto un unico prelievo Imu o Tasi con conseguenti minori oneri burocratici: la Tasi (imposta sui servizi comunali) è azzerata per tutte le fattispecie soggette a Imu. Pertanto la Tasi troverà applicazione solo alle abitazioni principali ed equiparate, nonché ai fabbricati rurali ad uso strumentale dell’agricoltura ed ai cosiddetti “immobili merce” (fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permane tale destinazione e purché non siano locati).
Si avrà l’esclusione di fatto dal pagamento della Tasi per gli occupanti non proprietari. Sono previsti il mantenimento delle agevolazioni (per i fabbricati ad uso produttivo, per gli affitti a canone concordato e per i comodati) che costano al Comune circa 3,6 milioni.
 
TASI IN DETTAGLIO – È confermata  l’applicazione della Tasi al 3,3 per mille (2,5 per mille, più lo 0,8  per mille finalizzate a detrazioni ). In particolare il sistema di detrazioni proposto prevede otto fasce con detrazioni decrescenti all’aumentare della rendita dell’immobile (da un massimo di 165 euro di detrazione per rendite inferiori a 300 a un minimo di zero per rendite superiori a i 700) oltre a 20 euro aggiuntivi per ogni figlio di età non superiore a 25 anni(per nuclei famigliari pari al massimo a 3 figli) e 30 euro annui per ogni figlio di età non superiore a 25 anni(per nuclei famigliari pari o superiori a 4 figli) .
 
IMU IN DETTAGLIO – Le aliquote Imu indicate per il 2015 sono le seguenti:
5,00 per mille abitazione principale categorie A1, A8, A9;
7,60 per mille immobili a canone concertato ed immobili concessi in comodato gratuito fra parenti entro il primo  grado limitatamente ai caso di scambio reciproco degli stessi e solo  se entrambi i soggetti possiedono quest’unica unità immobiliare, nel territorio comunale, eventualmente corredata dalle relative pertinenze;
8,60 per mille per immobili concessi in comodato gratuito a parenti entro il 1° grado se ivi residenti;
9,60 per mille aliquota agevolata per immobili di categoria  B,C3 (Laboratori), D1 (Opifici), D3 (Teatri e Spettacoli), D4 (Case di cura e ospedali), D6 (fabbricati sportivi), D7 (fabbricati attività industriali). Unità immobiliari censite  nella categoria C1 (Negozi e Botteghe) utilizzate esclusivamente per l’esercizio dell’attività d’impresa   direttamente dai  proprietari o titolari di altro diritto reale con residenza o sede legale nel Comune;
10,10 per mille per terreni agricoli;
10,60 per mille aliquota ordinaria: si applica a tutte le tipologie abitative non comprese in quelle precedenti ed agli altri immobili/aree non oggetto di agevolazione.

 Per quanto riguarda la Tari, in attesa di giungere a sistemi di tariffazione puntuale, a sistemi di raccolta più efficienti ed incentivanti, e nell’ambito di un obiettivo di progressivo miglioramento dei dati relativi alla raccolta differenziata, sono allo studio misure agevolative nei confronti delle imprese (parziale detassazione delle aree produttive e dei magazzini), del commercio (franchigia per le distese estive corrispondente alla superficie interna) e delle famiglie in difficoltà.

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