14/3/2015 – Alla fine Maurizio Landini ha rotto gli indugi, e ha lanciato la “cosa” destinata ad aggregare l’arcipelago della sinistra sociale in rotta col Pd di Renzi. Una “cosa” infatti che alza l’insegna della coesione sociale.
Oggi a Roma la riunione convocata con una lettera-manifesto politico dal sindacalista correggese, segretario generale della Fiom, per mettere in campo le basi, appunto, della coalizione sociale alla quale il numero uno delle tute blu ha annunciato di puntare per costruire un’alternativa alle politiche del governo di Matteo Renzi. La riunione a porte chiuse ha visto la partecipazione di diverse associazioni, da Emergency ad Arci, da Libera ad Articolo 21. Presenti anche rappresentanti di alcune categorie professionali come avvocati, farmacisti e dottorandi di ricerca. E non è mancata la partecipazione di un rappresentante politico vero e proprio, impersonato dalla senatrice ex M5s Maria Mussini, anche lei di Reggio Emilia.
Tutti i partecipanti sono stati convocati da Landini presso la sede nazionale della Fiom con una lettera di invito nella quale si chiede di dare forma a dei “punti di programma condivisi nello spazio nazionale” che muovano da una certezza: “La politica non è una proprietà privata”. Ed entrando alla riunione uno dei partecipanti, Paolo Perrino dell’associazione Spin Time Action , dà un’idea dei punti di discussione che saranno affrontati: “Il futuro non può essere né cemento né fabbrica, ci vuole un’alternativa al governo, Renzi si è perso per strada la capacità di rappresentare gli interessi popolari. Le politiche della Commissione Ue e della troika, anche in Italia mettono in discussione la democrazie”.
Ma a soluzione alla richiesta di una maggiore presenza di sinistra nella politica italiana “non può essere una sinistra antagonista che nasce dalle urla televisive di Landini, ma avere più sinistra nel Pd e più sinistra nella nostra azione di governo”: è quanto sostiene Roberto Speranza, capogruppo del Pd alla Camera, nella sua relazione introduttiva all’incontro di Area riformista a Bologna. La situazione fuori dal Pd, ha detto Speranza, è fatta dal “M5S con l’impossibilità di scongelare la spinta al cambiamento, Salvini che dice cose inaccettabili come il fatto che l’antifascismo sia roba da libri di storia, mentre è un valore fondante della nostra costituzione e da Berlusconi, la cui assoluzione non può far dimenticare il giudizio politico. Queste sono le forze con cui dobbiamo confrontarci, la riflessione sul futuro del Pd non può che partire da questa situazione”.
Fausto Poli
14/03/2015 alle 22:48
E’ furbo il Landini. Fonda un Partito, invece di lavorare per i lavoratori. Tutto casa e TV……
Sfiducia totale. Voto. non classificabile bocciato
Felice De Luca
01/04/2015 alle 19:52
condivido la coesione sociale solo se ha la finalità di creare un gruppo politico da insediare in parlamento per la difesa degli interessi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Penso che non ci sia niente di male se il sig. Landini possa pensare ad un movimento politico che si ponga l’obiettivo indicato. I lavoratori con la sparizione del partito comunista sono fuori dal parlamento che al momento difende solo gli interessi degli imprenditori e dei lavoratori autonomi (avvocati, commercialisti ecc). Renzi può e deve essere contrastato con gli stessi mezzi. Diversamente continuerà a vincere senza il consenso popolare. Le primarie sono una bufala in quanto sostenute da pochi che pretendono di essere maggioranza.
Fausto Poli
11/05/2015 alle 14:23
Il bello e’ che il Partito Comunista esiste.