16/3/2015 – Il vicepresidente della commissione parlamentre antimafia, Claudio Fava, ha chiesto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella di destituire il sindaco di Brescello Marcello Coffrini, del Pd. La richiesta, contenuta in una nota diffusa stamane, fa seguito alle nuove rivelazioni sull’intenzione di Nicolino Grande Aracri di uccidere il sindaco di Lamezia Terme. La famiglia Grande Aracri, si ricorderà, era presente alla manifestazione di piazza a sostegno di Coffrini, dopo la tempesta scatenata dalle dichiarazioni su Francesco Grande Aracri (fratello del boss Nicolino) “persona gentile ed educata” pronunciate durante la celebre intervista alla web tv Corto Circuito.
fra l’altro il sindaco di Castelnovo Monti Enrico Bini, ex presidente antimafia della Camera di commercio, ha annunciato che non parteciperà più a assemblee istituzionali dove sia presente Marcello Coffrini.
Ecco cosa scrive il vicepresidente dell’Antimafia: “Mentre il sindaco di Brescello, Marcello Coffrini, è ancora al proprio posto dopo aver pubblicamente lodato il reggente locale della ‘ndrangheta Francesco Grande Aracri, il sindaco di Lamezia Gianni Speranza apprende in questi giorni che Nicolino Grande Aracri, capo della cosca di Cutro e fratello di Francesco, intendeva ucciderlo (“..una botta in testa e finisce ammazzato”) . Fino a quando in Italia si tollererà che un sindaco amico di un mafioso resti in carica, nessuno si stupisca se quegli stessi mafiosi minacciano di morte un altro sindaco colpevole di fare correttamente il proprio lavoro”.
“Per mesi abbiamo aspettato inutilmente che, con un gesto di decenza, il sindaco Coffrini si dimettesse. Quel gesto non è arrivato – aggiunte Fava – Arriva invece la notizia che la famiglia Grande Aracri, lodata irresponsabilmente a Brescello, intendeva uccidere a Lamezia”.
” Chiedo al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – conclude la nota – di utilizzare le proprie prerogative valutando l’opportunità di rimuovere immediatamente il sindaco Coffrini dalla sua funzione. Sarebbe un gesto utile a garantire i tanti sindaci in prima linea nella lotta contro le mafie: quei sindaci, come Gianni Speranza, che alla famiglia Grande Aracri in Calabria hanno sbattuto sempre la porta in faccia rischiando la pelle, mentre il suo collega di Brescello ne tesseva, con sconsiderata impudenza, le pubbliche lodi”.
I PARLAMENTARI CINQUESTELLE: D’ACCORDO CON FAVA, ABBIAMO BISOGNO DI UN SEGNALE FORTE
“Abbiamo bisogno di un segnale forte. Questo segnale potrebbe giungere dal Capo dello Stato. Per questo siamo assolutamente d’accordo con il collega Claudio Fava, vicepresidente della Commissione antimafia, quando chiede al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di intervenire destituendo il sindaco Coffrini. Questa dichiarazione fa seguito all’intercettazione -risalente al 2012 e resa pubblica solo ora- dove Nicolino Grande Aracri minaccia di morte il primo cittadino di Lamezia Terme. Da un lato un sindaco reo di svolgere bene il proprio lavoro e dall’ altro un primo cittadino, quello di Brescello che va di fatto a braccetto con la stessa famiglia dichiarando che sono ‘brave persone'”.
Lo dichiarano il vice presidente della Commissione anti mafia Luigi Gaetti (M5S) insieme ai colleghi parlamentari del Movimento 5 Stelle dell’Emilia Romagna Maria Edera Spadoni, Giulia Sarti ed Elisa Bulgarelli (anch’esse facenti parte della Commissione parlamentare antimafia), Michele Dell’Orco, Michela Montevecchi, Vittorio Ferraresi, Matteo Dall’Osso e Paolo Bernini.
“Noi parlamentari M5S dell’ Emilia Romagna da subito abbiamo richiesto chiesto a gran voce le dimissioni del sindaco Marcello Coffrini quando affermo’ che il problema della criminalità organizzata non esisteva a Brescello e quando spendeva parole benevole verso Francesco Grande Aracri, condannato in via definitiva all’interno del processo per mafia denominato “Edilpiovra”, sottolineano i parlamentari del Movimento 5 Stelle