12/3/2015 – Reggio Emilia si conferma come un crocevia dei grandi traffici di droga: ormai i sequestri avvengono a chili e decine di chili.
Ieri mattina è stata la Polizia municipale di Reggio Emilia a mettere le mani su 3 chili e 400 grammi di hascisc in mattoncini marchiati Vueling, come la droga sequestrata in dicembre al campo nomadi di Reggio Emilia. In carcere è finito il marocchino Yassine El Baharaoui di 24 anni.
L’operazione è avvenuta alle 7 di ieri mattina, mercoledì, nella zona di Braida di Sassuolo: è lì infatti che hanno portato le tracce del sequestro compiuto il 2 dicembre al campo nomadi di via Da Genova, dove la Municipale aveva trovato 1 chilo e 700 grammi di hascisc. Nell’occasione erano finito in carcere il nomade Donald Leidi di 41 anni e un’altra persona, mentre un terzo complice si era gettato dalla finestra di un caravan ed era riuscito a fuggire all’estero.
Successivamente il ricercato è stato identificato per Mohamed El Baharaqoui, fratello dello Yassine arrestato ieri mattina in zona Braida a Sassuolo, via Circonvallazione Nordest dove appunto era stato individuato il domicilio italiano del Mohamed implicato nel traffico di droga al campo nomadi.
Il sostituto procuratore Valentina Salvi, che coordina l’indagine, ha così ordinato la perquisizione domiciliare avvenuta Braida con la partecipazione degli agenti del Nucleo di Polizia giudiziaria, di altro personale del Pronto intervento del Comando di Polizia municipale di Reggio Emilia e dell’unità cinofila della municipale di Casina.
Nell’appartamento c’era Yassine El Baharaoui, fratello di Mohamed, che si trovava già agli arresti domiciliari per condanne relative sempre allo spaccio di droga.
I 3,4 chili di hascisc erano in minima parte nascosti all’interno di un mobiletto collocato in cucina, e la maggior parte in uno zainetto, occultato in un mobile del garage, contenente 35 “panetti” sigillati con del nastro e tutti col marchio Vueling, oltre a tre coltelli la cui lama presentava tracce sempre di hascisc.
Inoltre è stata rinvenuta in casa e addosso all’arrestato la somma di 1.665 euro, di cui 1.360 euro erano suddivisi in banconote di diverso taglio occultate nello schienale della poltrona.
Sequestrati anche tre telefoni cellulari, tutti attivi e a portata di mano in cucina.
Al termine degli accertamenti l’uomo è stato tratto in arresto e condotto nella Casa circondariale di Modena, a disposizione della procura della Repubblica competente per territorio.
L’altro fratello, Mohamed, è stato deferito, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Modena.
Fausto Poli
12/03/2015 alle 22:00
Non aveva smesso di NEVICare ?