Circolo del Casino, ultimo giorno per l’aumento di capitale. A rischio il recupero di palazzo Tirelli

15/3/2015 – Il tempo è quasi scaduto e ora è a rischio la stessa sopravvivenza del Circolo del Casino, una vera istituzione della società reggiana. 
Oggi, lunedì 16 marzo è l’ultimo giorno utile per i soci per provvedere all’aumento di capitale sociale deliberato dall’assemblea straordinaria del 29 ottobre scorso, e avviare così i necessari interventi strutturali,  edilizii e tecnologici dello storico Palazzo Tirelli in via Gabbi, uno dei salotti più belli di Reggio Emilia, da sempre sede prestigiosa di iniziative e attività artistiche e culturali.

L’obiettivo è ambizioso, ma necessario per la città. Palazzo Tirelli (già Gabbi) è stato protagonista dal 1860 dei principali avvenimenti storici di Reggio Emilia e, oggi, solo grazie ad un aumento,  di capitale si potrà attuare il progetto per salvare questo gioiello architettonico situato nel cuore di Reggio. 
Il presidente dell’Immobiliare, Camillo Galaverni, nell’assemblea straordinaria dello scorso ottobre, ha proposto un investimento di 103.30 euro per azione detenuta e la risposta dei Soci è stata positiva, con voto favorevole a maggioranza. In realtà, i versamenti effettuati ad oggi sarebbeo molto meno delle attese: il rischio concreto è il fallimento dell’operazione con conseguenze difficilmente prevedibili. 
 
Ora si tratta di mantenere quanto approvato in assemblea e procedere nei tempi stabiliti agli aumenti dovuti. Operazione complessa per alcuni azionisti che si sono ritrovati ad essere proprietari di quote ancora intestate ai genitori deceduti e non inserite, a suo tempo, nella denuncia di successione, ma a cui possono facilmente ovviare rivolgendosi direttamente all’Immobiliare Circolo del Casino (tel. 0522 – 518525 interno 326) per il disbrigo di tutte le pratiche necessarie.
 
Solo così lo storico palazzo potrà riprendere ad ospitare le attività che nel corso degli anni lo hanno caratterizzato, una sorta di “Circolo dei Circoli” in cui le associazioni culturali potranno stabilire la loro sede per contribuire concretamente alla vitalità del Centro storico.  

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