18/2/2015 – “Gridiamo no alle gare al massimo ribasso. Dobbiamo togliere alle mafie quanto hanno di più prezioso, il patrimonio. E per combattere l’illegalità dobbiamo dotarci di strumenti nuovi e più efficienti”. Questo l’appello di Luca Bosi, presidente di Sicrea, della cooperativa Boorea e da oggi anche vicepresidente di Legacoop Emilia Ovest. È lui l’astro nascente della cooperazione reggiana, anche se l’assemblea congressuale riunita nel pomeriggio all’Aula Magna dell’Università di viale Allegri, a Reggio Emilia, ha eletto nuovo presidente di Legacoop Emilia Ovest il parmigiano Andrea Volta, già vice di Simona Caselli, dimissionaria dopo la nomina ad assessore regionale all’Agricoltura. Bosi è intervenuto per respingere “senza mezzi termini” ogni sospetto di rapporti tra alcune cooperative e la criminalità organizzata”, ma a margine dell’assemblea ha annunciato la nascita di una white list interna delle aiende e dei fornitori certificati ” dalla quale pescare nel momento in cui il movimento cooperativo fornisce lavori e appalti”. La white list – ha detto – “sarà uno strumento immediatamente operativo su un punto fondamentale, che e’ l”applicazione del protocollo in atto tra l’alleanza delle cooperative nazionale e il ministero dell”interno”. Intanto è stata costituita la commissione Legalità, che dovrà pianificare i controlli sule imprese e contrastare le infiltrazioni.
Legacoop Emilia Ovest, nata nel novembre 2014 dall’unificazione delle leghe provinciali di Parma , Piacenza e Reggio Emilia, rappresenta 389 cooperative nelle tre province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Le cooperative aderenti a Legacoop Emilia Ovest associano oltre 745.000 soci, per un valore complessivo della produzione di 7 miliardi 794 milioni di euro, con 57.000 addetti.
Il nuovo presidente, dicevamo, è come da previsioni Andrea Volta: 36 anni, già presidente di Legacoop Parma e della cooperativa parmense EMC2 onlus. Viene riconfermato vicepresidente vicario Maurizio Molinelli, 58 anni, presidente della cooperativa Eridania, già presidente di Legacoop Piacenza. Altro vicepresidente è stato eletto il reggiano Luca Bosi, 40.anni, presidente di Sicrea Group e Boorea.
Ha aperto i lavori dell’Assemblea Maurizio Molinelli, che ha voluto salutare la presidente uscente Simona Caselli, che ha lavorato con tenacia alla costituzione di Legacoop Emilia Ovest.
L’Assemblea ha poi eletto la Commissione legalità. Sul tema è intervenuto con toni fermi Luca Bosi. Respinti su tutta la linea i sospetti di collusioni e di infiltrazioni. “Ogni speciosa analisi che tenta di avvicinare l’illegalità e gli affari malavitosi alla cooperazione – ha affermato Bosi – non va solo condannata ma denunciata senza mezzi termini. Ciò deve rappresentare la nostra bussola anche rispetto al tentativo di alcuni settori sociali e politici di calare il sospetto su sedicenti rapporti tra alcune cooperative e pezzi di criminalità organizzata, coltivando uno strano ribaltamento della realtà secondo il quale (parlano gli atti pubblici delle inchieste e le intercettazioni) mentre risulta sufficientemente evidente che quei delinquenti ce l’hanno anche con noi, a noi nel contempo si chiede di giustificare qualcosa che nemmeno ci lambisce, e su questo mi paiono estremamente chiare, da ultime, le parole espresse lunedì dalla presidente della Commissione antimafia on. Rosy Bindi.
Combattere l’illegalità e i tentativi di infiltrazione – ha poi proseguito Bosi – significa anche dotarsi di strumenti efficaci ed efficienti. Su questo aspetto urliamo il nostro no alle gare al massimo ribasso perché è del tutto evidente che quando si vede un’aggiudicazione con uno sconto doppio o triplo rispetto alla media non ci vuole un genio a capire che qualcosa non funziona e questa è una richiesta espressa che facciamo a tutte le istituzioni pubbliche. Così come deve proseguire la lotta alle cooperative spurie. E infine – ha concluso Bosi – dobbiamo togliere alla mafia un pezzo di quanto hanno di più prezioso, il patrimonio”.
Il neo presidente Andrea Volta ha sottolineato quelli che dovranno essere i valori a cui affidarsi per lo sviluppo della cooperazione. “Innanzitutto – ha spiegato Volta – la partecipazione del socio da cui deriva la democrazia che ci deve contraddistinguere. Il socio è e deve rimanere lo scopo principale del nostro operare, sia esso, lavoratore o utente. Il suo bene è il nostro bene di cooperativa. Altro aspetto su cui non dobbiamo più accettare scappatoie è il principio del bene comune. La buona cooperazione si misura non solo su quanta ricchezza crea, ma anche su come la crea e come la redistribuisce. Una cooperativa è sana, non solo se ha i conti a posto, ma se fa stare meglio i suoi soci, e anche la comunità con cui interagisce. In questo momento storico c’è ancora più bisogno di cooperazione. Lo vediamo dalle tante storie di aziende salvate dai dipendenti che si mettono in gioco rilevando la società e trasformandola in impresa cooperativa. Lo vediamo dall’umore generale dei cittadini che chiedono più giustizia sociale, maggiore partecipazione, risveglio delle coscienze, difesa dei beni comuni. La vera cooperazione è tutto questo e rappresenta un ascensore socioeconomico importante, un’opportunità di riscatto e di autoimprenditorialità condivisa”.
Rispetto al tema della legalità, Volta ha affermato che “il nostro impegno deve farsi più serrato, dobbiamo tenere gli occhi bene aperti, cercare di prevenire oltre che curare. Intensificheremo le sinergie operative con le istituzioni, gli enti preposti e tutte le realtà impegnate nella difesa della legalità, al fine di tutelare la buona cooperazione. In particolare, crediamo che un confronto costruttivo con i sindacati sia presupposto fondamentale per riuscire in questo intento. Alla luce degli ultimi eventi, inoltre, abbiamo chiesto udienza ai Prefetti di Piacenza, Reggio e Parma. Non dobbiamo creare confusione dei ruoli, ma crediamo che più alto e massiccio sia l’argine contro la criminalità, e più ostacoli troveranno i tentativi di infiltrazione e di contagio”. Volta ha poi sottolineato l’importanza dell’operazione di Legacoop Emilia Ovest che si inserisce in un più ampio disegno di riorganizzazione su scala regionale che, come ha detto con chiarezza il nostro Presidente Giovanni Monti, ci porterà verso un’unica associazione emiliano romagnola. Questo processo non ci deve spaventare, ma vederci protagonisti. “Credo che già oggi – ha detto Volta – dopo solo pochissimi mesi, possiamo dire che avere una unica rappresentanza per tutta l’Emilia Ovest, non ci ha fatto allontanare dai territori o dai problemi delle cooperative, anzi ha aumentato la nostra efficacia”.
Subito dopo l’Assemblea si è svolta la tavola rotonda sulla riorganizzazione territoriale dell’Emilia-Romagna, a cui sono intervenuti il presidente della Giunta regionale Stefano Bonaccini, i sindaci di Parma Federico Pizzarotti, di Piacenza Paolo Dosi e di Reggio Emilia Luca Vecchi, e il presidente regionale di Legacoop Giovanni Monti. Ha coordinato la tavola rotonda il direttore del TG Reggio di Telereggio Gabriele Franzini. Ha concluso i lavori della giornata il presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti.