di Pierluigi Ghiggini
15/2/2015 – Lunedì 16 febbraio la Commissione parlamentare antimafia è a Reggio per la sua seconda missione in terra emiliana: al centro l’infezione diffusa di ndrangheta, emersa con l’operazione Aemilia. Anche se a tenere banco saranno diversi politici che sino all’altro ieri sostenevano con convinzione la “diversità” del tessuto sociale, politico ed economico emiliano, dotato a loro dire di anticorpi sufficienti a impedire la penetrazione delle mafie, nondimeno siamo di fronte a una presa di coscienza importante da parte del Parlamento: non esistono più santuari politicamente intoccabili.
Prova ne siano i materiali messi sul tavolo della Commissione dai membri del Movimento Cinque Stelle: dagli appalti del dopo-terremoto (il caso dell’impresa Bianchini diModena, con i suoi addentellati nel sistema pubblico e politico) alla discarica di Poiatica affidata in gestione alla ditta cutrese Ciampà, siano alla storia mai chiarita nè dal Pd, nè dalla Provincia nè dal comune di Fabbrico della villa di Roberto Ferrari ex sindaco di Fabbrico, ex assessore all’urbanistica ed ex segretario provinciale del Pd. Villa edificata da Giuseppe Nocera, il costruttore che a Fabbrico ha fatto il bello e cattivo tempo sino a quando non è stato messo sotto inchiesta, con sequestro preventivo dei beni, come presunto appartenente alla cerchia più vicina a Michele Zagaria, boss del clan dei Casalesi.
Per tacere dei viaggi elettorali di Delrio e degli altri candidati a Cutro sotto le elezioni del 2009, già oggetto di imbarazzanti interrogatori alla Dda di Bologna.
Naturalmente il tutto nel quadro dell’operazione Aemilia, che ha colpito al cuore la struttura della ndrangheta cutrese che domina nel territorio regionale attraverso il clan di Nicolino Grande Aracri insediato a Brescello, Gualtieri e nella Bassa.
Il tempo a disposizione è poco (praticamente mezza giornata a Reggio Emilia), ma dovrebbe esserci spazio almeno per mettere in agenda anche l’incredibile caso del’imprenditore reggiano Gaetano Oppido, 41 anni, originario di Crotone, arrestato per scambio di persona nell’ambito dell’operazione Aemilia.
Gaetano Oppido è titolare dell’azienda “Impresa Costruzioni Oppido s.r.l.” di Reggio Emilia: ha la sfortuna di avere lo stesso nome di un Oppido al quale sono attribuite l’associazione per delinquere di stampo mafioso, e condotte estorsive.
L’errore è venuto a galla nell’interrogatorio di garanzia, quando il malcapitato ha proclamato la propria innocenza, parlando di una possibile omonimia. I suoi avvocati hanno portato i riscontri e l’imprenditore dopo quattro giorni di galera a Prato è stato rimesso in libertà, senza una parola di scuse e senza alcuna assistenza, visto che non aveva in tasca neppure i soldi per tornare a casa. A dimostrazione che non è tutt’oro quel che riluce, e che lo Stato deve avere il coraggio di andare a fondo anche dei propri errori. Naturalmente Gaetano Oppido chiederà il risarcimento per il trattamento subito.
IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA A REGGIO E MODENA
La Commissione era già stata a Bologna alla fine dello scorso settembre, ed ha deciso questa nuova missione “anche alla luce delle più recenti operazioni contro la ‘ndrangheta”
Lunedì 16 febbraio ” la Commissione Antimafia sarà a Reggio Emilia dove alle ore 10 presso i Saloni di Rappresentanza della Prefettura, la delegazione della Commissione, guidata dalla Presidente On. Rosy Bindi sentirà il Prefetto, il Questore, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza ed il Capo Sezione operativa DIA di Bologna.
A seguire verranno sentiti i Procuratori della Repubblica Distrettuali di Bologna e di Brescia”.
Dopo la conferenza stampa in programma a Reggio Emilia alle 15, la Commissione antimafia si sposterà poi alla Prefettura di Modena, dove a partire dalle ore 17 verranno sentiti il Prefetto di Modena, accompagnato dai componenti del Comitato dell’Ordine Pubblico, e a seguire il Coordinatore del GIRER (il Comitato di Sorveglianza sulla ricostruzione post-terremoto) e Cinzia Franchini, presidente nazionale trasportatori Fita-Cna.
Il giorno successivo, martedì 17 febbraio, i lavori proseguiranno sempre presso la Prefettura di Modena, a partire dalle ore 8.30, con le audizioni dei Dirigenti della struttura commissariale regionale per la ricostruzione post terremoto ed a seguire con i Rappresentanti regionali di Cgil, Cisl Uil, Confindustria, ANCE, Confartigianato, CNA, Alleanza cooperative italiane”.
Alessandro Raniero Davoli
15/02/2015 alle 22:02
Il sindaco di Castelnovo Monti, Enrico Bini, non invitato? Mi pare strano, molto strano.
Qualche altra sorpresa, qualche altro scheletro all’interno del PD reggiano?
Buon lavoro alla Commissione Antimafia.
Alessandro Raniero Davoli