6/2/2015 – Oggi 6 febbraio è la giornata mondiale contro l’infibulazione e le mutilazioni genitali. In tutto il mondo sono circa 130 milioni le donne vittime di queste pratiche barbare, che ha nno conseguenze drammatiche e a volte tragiche sulla salute fisica, psichica e la vita sessuale.
Ma non è un problema lontano da noi: anzi, è più vicino di quanto non si creda. Secondo una stima diffusa ieri dalla presidente della Commissione regionale Parità e Diritti delle persone, la consigliera Pd di Castelnovo Sotto Roberta Mori: non esistono cifre precise perchè la pratica è illegale, ma si calcola che solo a Reggio Emilia le bsmbine e le donne infibulate siano non meno di 800.
Come si arriva a questa cifra? Su 285 mila donne straniere residenti in Emilia-Romagna, circa 3 mila 800 provengono da Paesi con un tasso di donne “mutilate” superiore al 60%, altre 17 mila da Paesi con quote dal 10 al 60%. Da qui la stima degli 800 casi reggiani.
“La pratica delle mutilazioni genitali femminili ci riguarda da vicino, perché è una violazione dei diritti umani che colpisce oltree 100 milioni di donne nel mondo, e dunque una parte rilevante delle bambine e ragazze che vivono nel territorio italiano e regionale – ha dichiarato Roberta Mori – La nostra Regione ha attivato percorsi sanitari presso le Asl e interventi sociali mirati, ben sapendo che il problema è prima di tutto culturale e dunque richiede una pervasiva informazione e sensibilizzazione al fine di rendere le donne e le ragazze straniere più consapevoli dei propri diritti anche riguardo alla loro salute sessuale e riproduttiva. Occorre potenziare queste azioni così come l’accesso ai servizi consultoriali e l’integrazione tra cure primarie e centri specialistici con un’assistenza appropriata. Sarà impegno della Commissione che presiedo contribuire all’attuazione di tutti i provvedimenti finalizzati a prevenire le mutilazioni genitali femminili- conclude Mori- Solleciteremo i ministeri coinvolti ad erogare adeguati stanziamenti, rinnovando anche l’intesa del 2013 col Dipartimento nazionale Pari opportunità”.