Indennizzi black out, Lapam protesta: “I criteri penalizzano le aree periferiche”

13/2/2015 – Lapam Confartigianato di Modena e Reggio Emilia definisce “iniqui nei confronti degli utenti i parametri adottati”  per l’applicazione automatica, attraverso la bolletta, degli indennizzi a fronte dell’epico blackout che ha interessato 500mila cittadini nella regiome. 
“La delibera dell’Autorità per l’energia numero 198/11 citata a riferimento da Enel – spiega Lapam – prevede che, abbiano diritto all’indennizzo i clienti di bassa tensione che subiscono un’interruzione di almeno 8 ore nei comuni con più di 50.000 abitanti, di oltre 12 ore per comuni tra i 5.000 e i 50.000 abitanti e oltre le 16 ore per i comuni più piccoli”.
“Una normativa da rivedere poichè tutti i cittadini e le imprese devono godere di pari diritti di risarcimento indipendentemente dall’appartenenza geografica o dalla densità abitativa”.
“E’ evidente – lamenta Lapam – che le aree periferiche della provincia risultano, sulla base di questi parametri, ulteriormente penalizzate e ci attiveremo affinché queste norme vengano modificate. Ci riserviamo inoltre di verificare l’entità degli indennizzi che saranno erogati dagli enti gestori per valutare se questi siano congrui rispetto al disagio subito”.
“Ci associamo alle prese di posizione dei sindaci delle province di Modena e Reggio Emilia, nonché alle amministrazioni provinciali nella richiesta di adozione dello stato di emergenza, evidenziando come da più parti ci arrivino segnalazioni di danni alle attività e alle abitazioni oltre a disagi di diverso tipo. Alle giuste rivendicazioni delle amministrazioni locali nel quantificare i danni a carico del pubblico, occorre trovare le modalità per attivare richieste di indennizzo da parte dei privati cittadini e imprese”.

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