16/2/2015 – Poco dopo le 7,30 di oggi 16 febbraio 2015 i Carabinieri della Stazione di Boretto sono intervenuti lungo l’argine del Po, all’altezza della cava Bacchi di Via Argine Cisa, in quanto un operaio della cava, di 55 anni, dopo essere salito su una motonave ormeggiata ad un pontone di attracco, ha visto in acqua un cadavere quasi interamente sommerso. Il cadavere era posizione prona, incastrato tra la motonave ed il pontone di attracco, quasi interamente sommerso e parzialmente coperto da rami ed altri detriti trasportati dalla corrente del fiume.
Dopo i primi accertamenti il Dott. Forte, sostituto presso la Procura reggiana, ha autorizzato la rimozione del corpor: dopo oltre un’ora di lavoro i Vigili del fuoco, intervenuti con due squadre attrezzate per il soccorso in acqua da Guastalla e Reggio, sono riusciti a recuperare.
Si tratta di un uomo di carnagione chiara, fra i 40 a i 50 anni, definito di “razza caucasica”.
Da una prima ispezione esterna il corpo non presenta ferite vistose ferite: è in stato avanzato stato di decomposizione, tanto da renderlo irriconoscibile e lasciar presupporre che si trovasse in acqua da diversi giorni. L’uomo non ha ancora un nome; non aveva addosso documenti che ne consentissero l’identificazione, ma solamente una custodia contenente un paio di occhiali da vista. Sono in corso le indagini dei Carabinieri di Boretto e del Nucleo Operativo di Guastalla, coordinati dalla Procura reggiana.