14/1/2015 – Un’assemblea dello Scaruffi-Levi-Tricolore, un corteo con centinaia di studenti, una corona di fiori deposta dai genitori alla fermata “maledetta” di porta Santa Croce, in viale Piave, un momento di musica e balli alla Gabella, sotto l’arco di Santa Croce, la messa in suffragio nella chiesa dei Cappuccini a Reggio Emilia.
Ore di commozione a Reggio Emilia ieri mattina nel primo anniversario della tragica morte di Sylvester Agyemang, 14 anni, studente ghanese di Rubiera.
“I ricordi tengono unito ciò che il destino ha diviso”: questo uno degli striscioni portati per la città dai compagni di Sylvester, in testa i famigliari del ragazzo morto cadendo dal bus della linea 2, il 13 gennaio 2013, con lo zainetto impigliato mentre la porta si chiudeva e il mezzo ripartiva.
Ben tre gli assessori del comune di Reggio presenti alle mattinata: Serena Foracchia, Raffaella Curioni e Mirko Tutino. I tre assessori, un anno dopo la tragedia, hanno affermato: “Ci impegniamo a capire cosa sia successo”.
L’assessore Tutino ha ripetuto che “Seta non è stata all’altezza di una città di Reggio Emilia”. Intanto si attende ancora la verità completa su come andarono effettivamente le cose in quella maledetta mattina di un anno fa, e intanto Seta è stata chiamata dalla famiglia di Sylvester a risarcire, in solido con le assicurazioni e con l’autista del mezzo, un milione e mezzo di euro.
Ma si attende ancora, a un anno di distanza, che la fermata della tragedia sia ristrutturata. È compito di Seta o del Comune di Reggio?
La mattinata è stata organizzata da tre associazioni giovanili e studentesche, Nova Res, Asnocre e Asapai, insieme alla Consulta provinciale degli studenti e con il supporto della Fondazione Mondinsieme del Comune di Reggio Emilia, di altre strutture comunali, dei Net e dell’osteri la Ghirba.
Prima nella palestra dell’istituto Scaruffi-Levi-Tricolore con i saluti delle istituzioni, oltre che della famiglia Agyemang e dei rappresentanti delle associazioni, poi lungo via Filippo Re, via Dante e viale Piave in una marcia silenziosa, una folla di studenti ha sfilato accanto al padre e alla madre. All’altezza della fermata in cui il figlio perse la vita, in un momento di incidibile commozione, i genitori hanno deposto una corona di fiori offerta dai giovani delle associazioni.
Emmanuel Agyemang, padre di Sylvester, ha ringraziato tutti per la manifestazione e la vicinanza: “Sin dal giorno della tragedia ci sono stati vicini, e così per tutto l’anno non ci siamo sentiti soli, venendoci a trovare più volte e manifestando per noi. Ci hanno sostenuto e consolato, e oggi ne è una dimostrazione: Dio li benedica”.
Mattia Manzotti e Fatima Hadiri della Consulta provinciale degli studenti hanno consegnato una corona di fiori, mentre Greta Bassi e Ghassem Ezzarraa dell’associazione Nova Res hanno testimoniato il significato di trovarsi insieme per non abbandonare il ricordo di Sylvester, così come ogni studente che è in difficoltà. Con Nova Res e la Consulta, c’erano in prima fila anche Aymard N’Dori e le associazioni Asapai e Asnocre, rappresentate da Axel Nyagom Nkouokam e Lorenzo Capobianco.
Celestina Osei, cugina di Sylvester, ha letto le parole di commemorazione della famiglia: “Sylvester, ci manchi così tanto. Continua a far male, non riesco a smettere di piangere. I nostri occhi continuano a cercati nel cielo, il cuore brama di cercarti in Paradiso. Mio caro figlio, ti amo così tanto, mi sento così vuoto senza di te. Ho così tanta paura del mio futuro senza di te. Il cuore brama di essere intorno a te per la mia salvezza. Sylvester, tu sei il mio angelo! Io continuo a percepire che ti stai prendendo cura di me da lassù. Dico al mio cuore a pezzi che mi stai ancora guardando. Il mio cuore brama le tue cure o attenzioni dai cieli. Mio caro figlio, tu sei il mio protettore. Mi ricordo di te quando mi sento solo, parlo con te quando sono a pezzi, il cuore brama il tuo supporto anche da lassù.
Oggi è un anno che ci hai lasciato. Famiglia, scuola, chiesa e Comune hanno perso una persona importante. Noi tutti continuiamo a ricordarci di giorno in giorno il tuo buon carattere, i tuoi generosi gesti e la sua disponibilità verso la gente. Cogliamo questa opportunità per ringraziare i familiari, gli amici, la scuola, la chiesa e il Comune per i loro numerosi gesti di affetto e di solidarietà: li apprezziamo molto. Non ci dimenticheremo mai di Sylvester e manterremo il suo ricordo vivo nei nostri cuori. Ti vogliamo bene Sylve”.
Mouad Tawgui e Martina Innocenti, ex compagni di classe di Sylvester, hanno letto una lettera toccante: “È passato un anno da quel bruttissimo giorno che ci ha portato via un amico e un compagno di classe. Non ti abbiamo mai dimenticato. Anche se la nostra 1°F non esiste più, oggi ci siamo riuniti per ricordarti ancora una volta perchè non ci dimenticheremo mai dei bei momenti passati insieme a te. Anche se quando pensiamo a te dentro di noi c’è molta tristezza, vogliamo ricordarti con tanta gioia perchè eri un ragazzo solare, pieno di vita. Silvio, tu avevi tutto il diritto di vivere, ad essere oggi qui a gioire e a scherzare con noi tutti insieme. In questi casi non ci sono parole per dirti che eri un ragazzo fantastico, e che la tua risata inconfondibile non la dimenticheremo mai. Un saluto da noi tutti, dalla tua 1°F. Riposa in pace angelo, ti vogliamo bene Silvio”.
In accordo con la famiglia di Sylvester, per ricordare che il figlio era uno studente reggiano, come uno qualunque dei suoi coetanei, al termine del corteo si è tenuto una piccola festa alla Bio-Osteria Ghirba dove si sono alternati il corpo di ballo Eidos, alcuni giocolieri del gruppo Marasma, un dj set e Guethy, un musicista congolese che ha composto alcuni testi in memoria di Sylvester.
Alle 11.30, nella chiesta del Convento dei Cappuccini di via Ferrari Bonini, padre Remo Ferrari ha celebrato la messa in memoria di Sylvester.
LA DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEGLI ASSESSORI CURIONI, FORACCHIA E TUTINO
“Siamo vicini alla famiglia, agli studenti, alle insegnanti, alla scuola, a ognuno toccato da questa tragedia. Quello che è successo un anno fa non è possibile per una città, non è possibile che i nostri figli non possano raggiungere le scuole in sicurezza. Ci impegniamo a capire cosa sia successo perché simili fatti tragici non succedano più. Chi amministra, ogni mattina sente la responsabilità di intervenire e aiutare le persone della propria città, per questo abbiamo fatto la scelta di verificare di persona cosa significa il sovraffollamento sugli autobus, per questo si deve mettere in discussione ciò che non funziona. Il 31 dicembre 2015 vogliamo fare questo, tirare una riga e vedere che qualcosa sarà stato cambiato – hanno detto Raffaella Curioni, assessore all’Educazione e alla Conoscenza, Mirko Tutino, assessore alle Infrastrutture, e Serena Foracchia, assessore alla Città internazionale del Comune di Reggio Emilia, durante la commemorazione – Sylvester continua ad aiutare la nostra città e la sua memoria è viva, ha unito associazioni giovanili, studentesche e universitarie, che si sono attivate a dimostrazione di quanto siano importanti dobbiamo tutelare i nostri giovani, che rappresentano una generazione ricca, interculturale, visibile nella nostra città”.