12/1/2015 – Bassa adesione allo sciopero del personale Cir Food, indetto per oggi dai sindacati di categoria Cgil, Cisl e Uil contro la disdetta del contratto integrativo da parte della cooperativa. Lo afferma in una nota la direzione Cir Food, sottolineando che “tutti i servizi di ristorazione sono rimasti attivi”.
Sotto la sede di Cir Food in via Nobel a Reggio Emilia, sindacati e Rsu hanno organizzato un presidio. Nei giorni scorsi, sempre la Rsu aveva invitato i lavoratori a non mangiare nelle mense Cir, in solidarietà con la lotta dei dipendenti.
Oggi, con malcelata soddisfazione, la direzione osserva che “i pasti sono stati dispensati senza nessun disservizio per l’utenza”.
“Colgo l’occasione per evidenziare il senso di responsabilità di soci e lavoratori di CIR food – commenta Giordano Curti, Direttore Risorse Umane della cooperativa – Grazie alla loro scelta siamo riusciti a garantire i servizi a rilevanza pubblica, nonché a tenere aperti tutti i nostri locali commerciali self service e bar”. “In un periodo difficile per il paese, con la disoccupazione al 13,5%, CIR Food propone un piano di sviluppo che porterà all’assunzione di oltre 100 giovani reggiani – aggiunge Curti – con un contratto che li metterà nelle stesse condizioni degli altri dipendenti di Cir Food”.
“Stupisce la contrarietà del sindacato che parla di doppio regime – aggiunge – la nostra proposta è esattamente l’opposto: vogliamo estendere lo stesso trattamento agli 11.000 dipendenti nelle 70 province in cui CIR food è presente. Senza togliere i diritti acquisiti. Queste proposte, come da tradizione cooperativa, le abbiamo discusse con i soci che le hanno apprezzate e condivise. L’arroccamento dei sindacati porta in un vicolo cieco, soci e lavoratori sono consapevoli che nella situazione attuale la priorità è lo sviluppo dell’impresa e la creazione di nuova occupazione”.
“Cir Food è impegnata in un piano di crescita molto ambizioso e i prossimi mesi saranno determinanti per lo sviluppo aziendale, visto che la cooperativa sarà in prima linea a Expo Milano 2015 per la gestione dei servizi di ristorazione, con una previsione di oltre 2 milioni di pasti da servire. Inoltre sono previsti nuove attività a carattere nazionale e ed un importante piano di internazionalizzazione”.
“Ribadiamo l’invito al sindacato a voltare pagina: con la scelta del boicottaggio si è toccato il livello più basso delle relazioni sindacali – conclude Curti – Siamo un’azienda in crescita, in uno scenario del genere la conflittualità è dannosa per tutti. Le nostre proposte, di alto valore e tutela sociale, sono concrete: dobbiamo guardare al futuro, non possiamo permetterci di pensare solo all’oggi e rimanere fermi. Il sindacato accetti questa sfida, il momento delle scelte è arrivato”.