5/11/2014 – Si complica la situazione alla Mazzoni & Bizzaglia, impresa di trasporti e facchinaggio di Gattatico. Dopo il ritiro di 21 licenziamenti (dopo un intervento del viceprefetto reggente di Reggio Emilia Adriana Cogode), ora la Fit Cisl teme che a causa delle tensioni interne, esplose con le agitazioni dei Cobas, la Mazzoni & Bizzaglia perda il contratto con la Procter & Gamble e di conseguenza perdano il posto un centinaio di lavoratori.
“Auspichiamo sia l’intervento della Procter & Gamble a favore degli operai, sia una risoluzione positiva del problema al fine di mantenere i posti di lavoro”, ha dichiarato Massimo Pastena della Fit (Federazione italiana trasporti) Cisl Reggio Emilia.
“Già ad agosto, dopo lo sciopero dei Cobas – ha spiegato Pastena –, la Procter & Gamble aveva minacciato la perdita dell’appalto del lavoro da parte della ditta Mazzoni e Bizzaglia di Gattatico, che conta numerosi iscritti Cisl”.
“Il 4 novembre – prosegue – i Cobas hanno scioperato selvaggiamente impedendo agli operai di poter accedere al luogo di lavoro e ai mezzi di poter transitare e raggiungere l’azienda. Il risultato è stato il blocco dello stabilimento, con danni incalcolabili”. Ora l’azienda di Gattatico rischia di perdere il proprio appalto e conseguentemente sarebbero a rischio quasi un centinaio di posti di lavoro.
“La ditta – spiega Pastena – applica perfettamente sia il contratto nazionale logistica e facchinaggio di Cgil, Cisl e Uil, sia un accordo di secondo livello siglato da Filt Cgil e Fit Cisl su un incremento di 54 euro mensili inerenti l’accordo regionale di categoria.
Sono inoltre previsti per tutti i lavoratori i buoni pasto di 5,29 euro giornalieri ed entro fine novembre si sarebbe dovuto discutere di aumento di livello. Ora su tutto prevale la paura di perdere il posto di lavoro”.