Allarme di Fabio Storchi sull’industria italiana: la meccanica ha perso il 32% da inizio crisi

18/11/2014 – La produzione industriale metalmeccanica nel terzo trimestre dell’anno è scesa ai minimi dall’inizio della crisi economica con livelli di circa il 32% inferiori al periodo pre-crisi. L’allarme arriva dal presidente di Federmeccanica, Fabio Storchi, presidente e a.d. del gruppo reggiano Comer Industries, che in un’intervista rilasciata all’Ansa sottolinea come nel periodo si siano registrati ancora dati negativi sia rispetto al secondo trimestre sia rispetto al terzo trimestre 2013.

fabio storchiPer richiamare l’attenzione sulla gravità di questa fase per l’industria italiana, la tradizionale indagine congiunturale di Federmeccanica sarà presentata giovedì 27 novembre non solo a Roma ma in contemporanea in 60 territori (con dettagli specifici sulla situazione industriale delle singole aree).

”Vogliamo segnalare – spiega Storchi – l’estrema difficoltà nella quale si trova l’industria metalmeccanica. I piccoli segnali positivi sugli ordini del secondo trimestre non si sono tradotti in aumento delle vendite a causa delle tensioni nell’Est Europa. Nel terzo trimestre ci sono dati negativi sia su base congiunturale che tendenziale. Siamo al livello più basso della produzione da quando è iniziata la crisi”.

Storchi ha ribadito la richiesta al Governo sull’attuazione delle riforme a partire da quella del mercato del lavoro, della giustizia e del fisco. Ma soprattutto – avverte – ”ci vuole una forte politica di investimenti pubblici e una spending review seria. Le risorse vanno trovate anche attraverso i capitali europei e vanno eliminati gli sprechi che sono ancora troppi nel Paese”.

Secondo Storchi c’è inoltre un ”problema gravissimo” di formazione dei giovani a causa della mancanza di “una politica di orientamento corretta nei confronti delle famiglie” sul lavoro industriale. Non c’è una legislazione – spiega – per l’alternanza scuola lavoro come accade nei Paesi con i quali competiamo. Bisogna rilanciare l’appeal del lavoro nell’industria nei confronti dei nostri ragazzi. Non siamo più in ‘Tempi moderni’ di Chaplin. Competenze e conoscenze assumono un ruolo determinante”.

Federmeccanica chiede quindi ”tempi rapidi” per affrontare i problemi che affliggono il Paese e le difficoltà nelle quali versa il sistema industriale. ”Dobbiamo essere uniti – conclude – per contribuire al rinascimento dell’industria e al rilancio dello sviluppo del Paese”.

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