di Nadia Borghi
Voglio raccontare un episodio al quale ho assistito in diretta.
Sono presenti contenitori di rifiuti indifferenziati in luogo non protetto quando passa un signore che butta il suo sacchetto all’interno del contenitore, ma un altro signore vede e gli urla: “Mica è un contenitore pubblico sa?”.
Il primo, persona che probabilmente non aderisce al porta a porta perché vivendo in un appartamento non ha intenzione, giustamente secondo me, di annusare puzze sgradevoli nell’attesa del ritiro secondo calendario, si sentiva in ragione nel depositare rifiuti all’interno di un cassonetto lasciato alla mercè di tutti, mentre l’altro, pur convinto di aderire al porta a porta, preferiva lasciare il contenitore a debita distanza dalla proprietà per non annusare la puzza che inevitabilmente produce la spazzatura in contenitori mai lavati nonostante in bolletta si paghi per l’igienizzazione periodica.
Adesso cosa succederà in questo caso che comunque non è l’unico, dato che la maggior parte dei contenitori, quando è possibile, sono posizionati in maniera stabile fuori dalle proprietà private? Se il c.d. responsabile del cassonetto deciderà di ritirarlo all’interno della proprietà, quel signore, come tanti altri, non si terrà di certo in casa la spazzatura secondo calendario, e sicuramente, o li metterà a terra da qualche parte o sarà più diligente nel cercare cassonetti nelle vicinanze, facile soluzione da trovare a Santa Croce.
Se invece rimarrà tutto come prima, vorrà dire che il cassonetto rimarrà a disposizione di chi ne vorrà usufruire col vantaggio di non correre il rischio di trovare sacchetti in giro a disposizione dei topi che prolificano a vista
d’occhio nel quartiere.
Questo è un piccolo ma significativo esempio che spesso porta i vicini a litigare per un metodo imposto e non accettato neppure da chi non ha il coraggio di ammetterlo perché, diciamoci la verità, chi mai può essere entusiasta di un metodo che prevede la detenzione dei rifiuti in casa per giorni senza avere la possibilità di liberarsene a propria discrezione?
A chi dovrebbe piacere il pagare triplicato un sistema di raccolta puzzolente ed incivile che prima, prima del porta a porta con lo stradale che costava 1/3 eravamo una città all’eccellenza per la differenziata?
A Tutino la risposta.