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Tifo violento, ai domiciliari a S. Martino in Rio napoletano condannato per tentato omicidio

28/10/2014 – Le immagini di ciò che accadde il 18 gennaio 1998 allo stadio Liguori di Torre del Greco durante la partita di C1 Turris – Savoia furono viste in tutto il Paese.

Scene tutt’altro che nuove: gruppi di tifosi che in nome di “un’antica rivalità” si scannano a due passi dal campo di gioco. Inseguimenti, pestaggi, spranghe che volano e teste che sanguinano. E forze di polizia in assetto di guerra prese di mira dai teppisti dell’una e dell’altra parte, come accade sempre in queste occasioni.

Quel giorno rimasero feriti trentaquattro agenti e una sessantina di tifosi. L’inchiesta dopo circa un mese sfociò nell’”Operazione fuori gioco”, con l’arresto di una cinquantina di tifosi per i reati che vanno dalle minacce e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, danneggiamento, interruzione di pubblico servizio e atti osceni, sino al tentato omicidio.

Di quest’ultimo reato fu accusato un uomo di 54 anni di Torre del Greco, che avrebbe tentato di strangolare con una cintura un ispettore di polizia. Per questi fatti l’uomo è stato condannato a 7 anni e 4 mesi di reclusione con sentenza emessa il 3 dicembre 2010 dalla Corte di Appello di Napoli. Ma in ragione di gravi motivi di salute il competente Magistrato di Sorveglianza, nel novembre del 2013, ha differito la pena.

Il tribunale di Sorveglianza di Catanzaro con provvedimento del 21 ottobre scorso ha rigettato l’istanza di differimento della pena, concedendo all’uomo la detenzione domiciliare per un anno.

Il provvedimento restrittivo è stato quindi trasmesso ai Carabinieri di San Martino in Rio, in provincia di Reggio Emilia, dove nel frattempo il tipo si è trasferito, che hanno tratto in arresto l’uomo, poi messo ai domiciliari.

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