di Rino Soragni*
Nelle intenzioni del Governo, l’operazione volontaria di trasferire il TFR in busta paga avrebbe il compito di rilanciare i consumi. La verità è che l’unico vincitore di questa operazione – se passerà in Parlamento così come scritto nella bozza della Legge di Stabilità – sarà l’Erario, che incasserà 2,2 miliardi in più, di cui 480 milioni dall’innalzamento dell’aliquota di tassazione per i Fondi pensione (340 milioni) e dall’incremento della tassazione della rivalutazione del TFR (140 milioni).
Anche se il lavoratore non deciderà di versare il TFR in busta paga – ma da domani, con la Legge di Stabilità, avrà comunque una tassazione sfavorevole rispetto all’alternativa di lasciarlo accantonato in Azienda o in un Fondo Pensione – in ogni caso lo Stato aumenterà la tassazione sulla rivalutazione del TFR sia che rimanga in Azienda, sia che venga trasferito a una forma di Previdenza Integrativa.
Nei Fondi Pensione inoltre il prelievo avverrà applicando la “retroattività della tassazione” dal 1° gennaio 2014 (in spregio allo Statuto del Contribuente che la vieta). In sostanza si tratta di una Patrimoniale sul TFR, che è un risparmio con finalità assistenziali e previdenziali.
A REGGIO EMILIA, NEL SETTORE PRIVATO, SONO CIRCA 50.000 I LAVORATORI CHE HANNO UNA FORMA DI PREVIDENZA INTEGRATIVA E 68.000 COLORO CHE HANNO IL TFR IN AZIENDA
L’aumento della tassazione sui Fondi Pensione sarà elevato – in modo retroattivo dal 1° gennaio 2014 – dall’ 11,50% al 20%.
Su un risparmio ipotetico versato in un Fondo Pensione di 40.000€ e con un rendimento del 3%, si verseranno 102€ all’anno in più allo Stato.
Per il TFR accantonato in Azienda, la tassazione passerà dall’11% al 17%: ipotizzando una liquidazione di 20.000€ e un rendimento del 3%, si tratta di altri 41€ all’anno di maggiore prelievo. Come è noto, infatti, i lavoratori – ed in particolare quelli assunti prima del 1993 – possono conservare il proprio TFR in parte in Azienda e in parte in un Fondo Pensione.
Se si sceglierà di integrare la retribuzione tramite il TFR, non solo la tassazione avverrà secondo l’aliquota ordinaria, che è più elevata di quella con la quale sono tassati attualmente quelli mantenuti in Azienda, ma inciderà sfavorevolmente anche sulle detrazioni, gli assegni famigliari e l’Isee.
Più che favorire l’aumento dei consumi, l’unica cosa certa della Legge di Stabilità è che aumenta le tasse per i lavoratori. Una piccola patrimoniale, insomma, ma solo sulla retribuzione differita e sul risparmio assistenziale e previdenziale dei lavoratori.
(*responsabile Previdenza Integrativa Cgil Reggio Emilia)