Osservatorio Cgil: crolla la Cig ordinaria, ma si moltiplicano i contratti di solidarietà. “La ripresa non si vede”

31/10/2014 – In Provincia di Reggio Emilia, il numero delle lavoratrici e dei lavoratori interessati agli ammortizzatori sociali resta al di sopra delle 10.000/12.000 unità da quasi 3 anni. Tuttavia il dato del settembre 2014 è il più basso rilevato da tre anni a questa parte.

Nel settembre 2012 erano 13 mila 417, nel settembre 2013 12 mila 849 e nel settembre 2014 11 mila 501. Sono i dati mensili elaborati dalla Cgil di Reggio Emilia sulla base dei rilevamenti Inps.

“Abbiamo verificato una consistente diminuzione del ricorso alla Cassa Integrazione Ordinaria – precisa Vanna Gelosini, della segreteria Cgil – ma con il contestuale ricorso per centinaia di lavoratori alla Cassa Integrazione Straordinaria e ai Contratti di Solidarietà”.

Sempre in settembre il numero complessivo dei lavoratori interessati agli ammortizzatori sociali è rimasto stabile rispetto ai mesi di Luglio/Agosto 2014.

È in consistente diminuzione la Cassa Integrazione Ordinaria, con  meno 961 lavoratori. Il calo rispetto al dicembre 2013 è di ben 1.923 unità. In lieve diminuzione anche  la Cassa Straordinaria (meno 57 lavoratori), mentre aumentano in modo rilevante i Contratti di Solidarietà con più 1.039 lavoratori.

Le ore autorizzate di Cig ordinaria diminuiscono del 64,4% rispetto al settembre 2013, e contestualmente diminuiscono del 3,3% per le Casse Straordinarie e i Contratti di Solidarietà.

Settori interessati: dei 5 milioni 87 mila 121 ore autorizzate tra Cig ordinaria, straordinaria e in deroga, il 62,9% è stato utilizzato nell’Industria, il 13,7% nel settore dell’edilizia e il 11,8% nel settore del commercio.

Licenziamenti collettivi: a fine Settembre 2014, dall’inizio della crisi (2008), sono 279 le aziende che hanno attivato procedure di mobilità per 4.785 lavoratori licenziati (+ 854 rispetto a Dicembre 2013).

A Settembre 2014 sono 43 le imprese con ricorso alla cassa integrazione straordinaria che interessano 3.129 dipendenti: quasi tutte le aziende sono in procedura concorsuale o hanno cessato l’attività. Se non interverranno nel frattempo soluzioni alternative alla chiusura (come ad esempio l’acquisizione da parte di terzi), questi addetti rischiano la collocazione in mobilità al termine dell’utilizzo dell’ammortizzatore. I contratti di Solidarietà attivati sono 80 per complessivi 6.014 lavoratori coinvolti.

Sono arrivati già al limite concedibile i ricorsi a CIGS e Contratti di Solidarietà in 359 imprese nel periodo dal 2009 a Agosto 2014. Il 32,3% delle aziende è ricorsa ad un secondo o un terzo ammortizzatore sociale: dalla Cassa Straordinaria al Contratto di Solidarietà o viceversa, dalla Cassa Straordinaria a quella Ordinaria o alla Cassa in Deroga. Il 17,3% delle aziende ha invece cessato l’attività produttiva collocando i lavoratori in mobilità.

Il 50,4% delle aziende (con 10.501 lavoratori coinvolti) hanno ripreso la normale attività lavorativa anche se, in diversi casi, il personale è stato ridimensionato anche per il semplice blocco del tourn-over.

Finalmente a metà Ottobre la Regione ha autorizzato anche il pagamento della Cassa Integrazione Ordinaria in deroga per il periodo 1° gennaio-30 giugno 2014.

Il giudizio finale dell’osservatorio Cgil è che “in Provincia di Reggio Emilia la situazione di crisi continua senza situazioni di rilievo che consentano di prevedere una consistente ripresa produttiva in tempi brevi”.

Duro il giudizio sul Jobs Act e le politiche del governo Renzi, le cui scelte “disegnano un futuro nel quale le lavoratrici e i lavoratori saranno talmente precari e facilmente licenziabili da consentire alle aziende di non dover ricorrere agli ammortizzatori, semplicemente  perché il problema non esisterà più”.

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