21/10/2014 – Un numero verde contro i casi di malaffare nei condomini. Lo propongono il Sunia (sindacato inquilini) e la Federconsumatori di Reggio Emilia, a seguito delle notizie ricorrenti, vere o presunte che siano, su mazzette versate da artigiani a determinati amministratori di condominio.
Giovanni Trisolini e Carlo Veneroni, presidenti di Sunia e Federconsumatori, hanno scritto a Prefetto, Camera di commercio, Cna e Lapam-Confartigianato, chiedendo un incontro specifico.
“La vicenda dell’amministratrice condominiale reggiana che avrebbe intascato indebitamente il denaro versato negli anni da proprietari e inquilini per pagare le utenze – sottolineano Trisolini e Veneroni – si inserisce in un quadro all’interno del panorama reggiano che presenta qualche ombra”.
“Preoccupa infatti la denuncia di un artigiano – aggiungono – che spiega come sarebbe costume di alcuni amministratori condominiali reggiani chiedere somme di denaro in nero o “omaggi” prima di scegliere a quale ditta affidare i lavori di manutenzione degli stabili amministrati.
Fortunatamente lo stesso artigiano precisa che la maggior parte degli amministratori reggiani sono onesti e permettono di lavorare bene, ma questo non deve farci sottovalutare un fenomeno che, anche se fosse di piccole proporzioni, andrebbe contrastato con forza e decisione”.
Bisogna facilitare l’emersione “di questi casi di vero e proprio malaffare” facendo in modo che gli artigiani che dovessero incorrere o siano già incorsi in situazioni analoghe a quelle apparse riferite dalla stampa, abbiano un punto di riferimento a cui rivolgersi”.
“Per questo già oggi – conclude Federconsumatori – le nostre associazioni hanno scritto a Prefetto, Camera di Commercio, CNA e Confartigianato rendendoci disponibili ad un incontro di approfondimento e proponendo l’istituzione di un numero verde atto a raccogliere eventuali denunce in forma anonima da indirizzare poi agli organi competenti”.