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Gara clandestina: terrore tra Reggio e Gualtieri. Due fermati, maxi multe, auto sequestrate e un evaso in carcere

1/10/2014 – Grazie a un blitz della Polizia Stradale di Guastalla, esplode il caso delle gare clandestine fra pazzi pericolosi per sé e per gli altri.

La Polstrada è intervenuta su segnalazione di due colleghi liberi dal servizio, per fermare due giovani di 22 anni intenti a gareggiare con le proprie auto in mezzo al traffico cittadino sulla Strada Provinciale 63 che collega Reggio Emilia a Gualtieri. Uno dei due, che si trovava in regime di arresti domiciliari, è stato portato in carcere.

Nello specifico i due giovani a bordo rispettivamente di due Alfa Romeo modelli 147 e GT, percorrevano a folle velocità (intraprendendo numerosi sorpassi) la SP 63 prima verso Reggio Emilia, poi, dopo aver effettuato una inversione a una intersezione di Cadelbosco Sotto, riprendevano la gara tra il traffico extraurbano creando pericolo agli altri conducenti, fino ad arrivare in zona di Santa Vittoria.

Con la testimonianza degli Agenti e il pronto intervento della Pattuglia della Polizia Stradale di Guastalla, i giovani venivano intercettati e fermati. Uno dei due, riconosciuto dagli stessi agenti sul posto, era un ventiduenne nato in Calabria, ma di etnia marocchina e residente nella Bassa Reggiana; è un pregiudicato per vari reati contro la persona e il patrimonio, attualmente sottoposto a misura restrittiva della libertà personale con gli arresti domiciliari.

Il secondo fermato è un napoletano, anche lui di 22 anni, domiciliato in un comune limitrofo a Reggio Emilia. Per quest’ultimo oltre alla denuncia penale per il divieto di gareggiare in velocità (art.9/1.3 del Codice della Strada) che comporta la sospensione della patente fino a 3 anni e il sequestro ai fini della confisca del veicolo, sono state contestate numerose violazioni alle norme di comportamento per un importo complessivo superiore ai 500 euro.

Stessa denuncia penale anche per il primo giovane, con altrettante contestazioni per manovre pericolose e mancanze documentali per oltre 700 euro, con sospensione della patente fino a 3 anni e confisca dell’autovettura Alfa Romeo GT risultata di sua proprietà.

Inoltre – precisa la Polstrada – “si è proceduto anche per il reato di evasione dalla misura alternativa alla detenzione domiciliare (art.385 C.P. e art.2 legge 1423/1956 a art.76/3 D.L.159 del 2011), che di fatto ha comportato il ripristino del regime carcerario a carico del giovane”.

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