15/10/2014 – La morte del piccolo Elia resta un mistero. Non si sa ancora quale origine abbia avuto l’infezione fulminante che in poche ore si è portata via il bimbo di otto mesi di Chiozza di Scandiano.
Ieri con un comunicato congiunto le direzioni dell’ospedale Santa Maria Nuova e dell’Ausl reggiana hanno confermato che il comportamento dei medici è stato corretto. Sul caso, è noto, la procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta formale a carico di cinque medici.
“In relazione alla tragica vicenda che ha riguardato il piccolo Elia – scrivono le due direzioni – le risultanze sinora emerse non contraddicono la diagnosi formulata dai professionisti che ne hanno seguito il percorso, sia a livello territoriale che ospedaliero”.
E aggiungono: “A fronte di un quadro clinico di setticemia (infezione sistemica e, nel caso specifico, a decorso fulmineo), il cui microrganismo scatenante è ancora in fase di accertamento, l’operato dei sanitari è stato del tutto adeguato.
Si conferma, pertanto, la congruità delle modalità assistenziali, dell’inquadramento diagnostico, degli interventi terapeutici messi in atto insieme alla dovuta tempestività che ha improntato l’operato dei sanitari che nulla hanno potuto, purtroppo, per evitare il decesso del bimbo”.