17/10/2014 – Prima assemblea reggiana, questa mattina al centro Loris Malaguzzi, dell’Alleanza Cooperativa (Aci), la federazione che riunisce Legacoop, Confcooperative e Agci.
È una sorta di mini congresso, con le relazioni di Giuseppe Alai e Simona Caselli, in cui si parla di obiettivi, impostazioni politiche, piano di lavoro comuni e in particolare di un patto per la legalità nell’economia e negli appalti (no al massimo ribasso).
I dirigenti cooperativi tuttavia vengono “salutati” fuori dal Malaguzzi da un tiro incrociato di volantini promosso dalla Filt (Trasporti) e dalla Filcams, sindacato Cgil dei lavoratori del commercio.
Mentre la Filcams protesta contro la disdetta del contratto di lavoro di secondo livello, i lavoratori del facchinaggio chiedono alle cooperative della logistica di applica integralmente il contratto nazionale di lavoro, e minacciano di passare alle cause legali.
“Non parliamo del CCNL ultimo, firmato il 1 Agosto 2013 da tutti meno che dalle centrali cooperative (appariremmo per Voi troppo esosi), ma di quello vecchio del 2011 scaduto il 31 Dicembre 2012. Sono ormai 23 mesi che aspettiamo! A Reggio Emilia – si legge nel volantino della Filt – solo 1.200 facchini su circa 4.000 hanno avuto affermato questo diritto e solo perché il sindacato ha contrattato cantiere su cantiere e i facchini spesso hanno scioperato, e non perché qualcuno dall’alto è stato buono e gentile”.
Dito puntato su Coopservice, che ha circa 600 facchini, “e non ha ancora assolto ai suoi obblighi”. “Ma se la più grande cooperativa se ne sbatte di applicare il CCNL – continua la Filt-Cgil – figuratevi le più piccole che sono sotto una catena di appalti e subappalti governati da consorzi padronali
lunghissimi (in molti casi veri caporali…)”.
“Se vi mettete in bocca la parola ‘legalità’ abbiate il pudore di cominciare a dare l’esempio! Cominciate da Voi, se volete togliere dal mercato le coop spurie. Cominciate pure Voi committenti cooperatori a scegliere capitolati d’appalto che contemplino il salario contrattuale”.
“Ripristinate i diritti contrattuali che ci avete negato: non aspetteremo più; chiederemo ai soci lavoratori di partire con le cause di costruire azioni di lotta in ogni cambio appalto, in ogni cooperativa non in regola”.