11/10/2014 – Gli emuli del clown killer in zona ceramiche? Solo una leggenda metropolitana diffusa attraverso la rete, che ha finito per creare una specie di psicosi nello scandianese. È la conlusione cui sono giunti i Carabinieri dopo aver passato al setaccio voci e racconti di presunte aggressioni.
La mania del clown killer, variante splatter di Halloween ispirata a un celebre serial killer americano, è diffusa un po’ in tutta Italia, ma nel distretto ceramico è esplosa negli ultimi giorni a seguito del racconto (senza prove) di qualcuno mascherato da clown killer che ha spaventato i bambini di una scuola di Fiorano. Da lì grazie alla rete si sono moltiplicate le voci di avvistamenti e di persone aggredite e ferite.
Tuttavia i militari non hanno alcun riscontro della reale esistenza dei fantomatici “clown killer”. E se da un lato si sottolineano l’importanza delle segnalazioni giunte, dall’altro l’esito dei riscontri ha portato a ipotizzare che
dietro l’esistenza dei clown vi possa essere una “bravata” che ha trovato nella rete una cassa di risonanza potente sino, appunto, a generare una psicosi tra i residenti.
Sotto la lente dei carabinieri quindi internet, i vari social network e quant’altro possa portare alla fonte di quanto accaduto in questi giorni, nell’ipotesi di reato ravvisata di procurato allarme. A sostegno di tale ipotesi investigativa, l’assoluta assenza di riscontri clinici circa possibili ferite subite nelle aggressioni segnalate, l’assenza di denunce e la sola presenza di testimonianze tutte comunque provenienti da “voci riportate”, e quindi non direttamente verificate.