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Calcio granata, ai raggi X il match col Pro Piacenza

di Carlo Codazzi

regia

Reggiana-Pro Piacenza: il commento dell’allenatore Alberto Colombo

“Meritano un elogio particolare Sinigalia e Alessi perché sono dei grandi professionisti, sono entrati molto bene nel match. E’ stata una partita dura, abbiamo avuto difficoltà a far girare la palla velocemente, questo anche perché Spanò e Sabotic non sono in grado di difendere ed impostare allo stesso tempo, sono molto bravi nel fare il loro mestiere che è quello di difendere. Siamo secondi? Ma la classifica è corta e basta poco per farsi raggiungere, quindi manteniamo i piedi per terra.

Tornando al match abbiamo vinto meritatamente, abbiamo rischiato soltanto su due incomprensioni, la prima si è verificata a metà del secondo tempo e la seconda nel recupero. La chiave tattica della partita è molto semplice: c’è chi ha fatto la gara attaccando, con l’altra squadra che si chiudeva e ripartiva. In questa categoria di solito vince la seconda! Ma stavolta non è andata così. Noi cerchiamo di bilanciare la coperta corta, ossia di trovare un equilibrio. Il Piacenza oggi non si è solo difeso, ma noi abbiamo concesso poco al loro contropiede. Dobbiamo essere sempre concentrati dietro e negli ultimi 15-20 mt essere più “cattivi” e concreti.

Abbiamo vinto oggi e anche in altre occasioni nel finale, perché lottiamo sempre fino alla fine ed in quest’ottica abbiamo imboccato la strada positiva, ma non facciamo voli pindarici. I fischi a Ruopolo e la sua sostituzione? Ruopolo è l’unico nostro giocatore che può fare la sponda e ha giocato in precarie condizioni fisiche. Comunque, Tremolada che ha sostituito lo sfortunato Ricci e sia Alessi che Senigalia hanno fatto molto bene”.

Il match winner Alessandro Spanò

Il difensore granata descrive così il suo gol che ha deciso la gara a pochi minuti dalla fine:

“Alessi ha messo una palla tesa in mezzo all’area, io ho preso bene il tempo sul primo palo e ho fatto il gol che potevo segnare già in precedenza quando avevo anticipato di poco il mio avversario diretto su un altro pallone simile. Stasera ci abbiamo creduto sino alla fine e giocando in casa con la “spinta” del nostro pubblico li abbiamo schiacciati mostrando “buon possesso” e giocando bene. Io e Sabotic la coppia perfetta? Io Sabotic lo conoscevo già, insieme ci troviamo benissimo, ma anche Parola, quando c’era, aveva fatto bene. Comunque siamo una buona linea difensiva. A volte rischiamo perché non buttiamo via la palla e questo deriva dal fatto che siamo giovani e in qualche circostanza pecchiamo di ingenuità”.

Il presidente della Reggiana Barilli

Il numero uno granata non nasconde la propria soddisfazione per la meritata vittoria conquistata dai suoi ragazzi negli ultimi spiccioli di gara:

“Abbiamo giocato una gara fantastica – esordisce – come dimostrano i nove corner battuti dai nostri contro l’unico del Piacenza. Abbiamo ottenuto un successo assolutamente meritato sul campo”.

Inevitabile domandare al Presidente: a che punto è la trattativa con Vavassori?

“Vavassori è alle prese con la risoluzione dei suoi problemi – dice Barilli – e non può venire da noi finché resta socio di maggioranza di un altro club perché, come è noto, le regole federali in vigore lo impediscono.

In ogni caso vi confermo il suo interesse per la Reggiana, è indiscutibile. Ruopolo è stato fischiato? Lui gioca “d’appoggio” e alla sua età non è affatto semplice; io credo che vada aiutato ed incoraggiato e non fischiato. Soltanto domenica scorsa è stato elogiato dalla stampa per la sua prestazione. Teniamo sempre presente che interpreta un ruolo difficile. L’infortunio di Ricci? Il suo ginocchio non ha un bell’aspetto, tra un paio di giorni avremo il verdetto (la risonanza ha evidenziato la rottura del legamento crociato, e il giocatore non tornerà in campo prima di sei mesi).

Nonostante la prevedibile lunga assenza di Ricci, siamo numericamente a posto in avanti, considerando che in rosa abbiamo Brunori Sandri, un giovane di grandi potenzialità. In ogni caso nel mercato di gennaio faremo quello che è possibile”.

Il difensore granata Daniele Mignanelli

Il difensore analizza così il terzo successo della Reggiana in campionato:

“Siamo stati lenti in fase difensiva – sottolinea Daniele – dobbiamo essere più veloci nel far girare la palla perché stasera abbiamo permesso agli avversari di scalare dietro. Fortunatamente abbiamo trovato il gol nel finale, ma abbiamo rischiato, nel malinteso tra un mio compagno di reparto e Feola, di fare “la frittata” e subire il pareggio beffa nel recupero.

Qual era il mio ruolo in passato? Giocavo attaccante, ma da due stagioni mi disimpegno da terzino. Quando arrivo sul fondo ho la caratteristica di rientrare spesso sul destro per cambiare la giocata e non essere troppo prevedibile. Un commento al nostro secondo posto in classifica? Ovviamente sono molto contento per questo e sono particolarmente soddisfatto perché abbiamo fatto sempre noi la partita, che abbiamo vinto noi con merito, e non persa loro”.

Commento dell’allenatore del Pro Piacenza Arnaldo Franzini

“Per 45’ abbiamo disputato una buona gara difensiva – spiega il tecnico ospite -, nella ripresa abbiamo accentuato la spinta creando delle occasioni nitide, più nitide di quelle create dalla Reggiana. Purtroppo abbiamo sciupato il pareggio, in due circostanze nel finale partita, ma sia chiaro che la Reggiana ha fatto la sua gara e non ha rubato nulla. Noi stiamo facendo bene, ma purtroppo abbiamo perso malamente dei punti in due gare precedenti. La penalizzazione di 8 punti che è stata comminata alla nostra società è senza dubbio “pesante” dal punto di vista mentale e ci ha penalizzati durante la preparazione estiva e in quest’inizio di campionato. I ragazzi sanno che devono convivere con questa situazione.  L’assenza di Speziale? Non stava bene e quindi non ha giocato”.

La partita di Carlo Codazzi

La Reggiana ha piegato il coriaceo Pro Piacenza al termine di una partita combattuta, in cui i granata hanno giocato prevalentemente in attacco cercando, spesso riuscendovi, di imporre il proprio gioco. La manovra degli uomini di Colombo è risultata piacevole a vedersi, ma nel derby con i piacentini si è evidenziata la mancanza di uno “stoccatore” nell’area avversaria. La Reggiana ha manovrato bene ed è arrivata con facilità nell’area ospite, ma è sempre mancato o l’ultimo passaggio o la stoccata decisiva.

Detto questo non va gettata la croce addosso a Ruopolo, capitano della formazione granata, perché lo schema adottato da mister Colombo gli ha imposto di rientrare spesso a fare da sponda con notevole dispendio di energie, togliendogli lucidità al momento della conclusione. Per questo riteniamo che i fischi a lui rivolti al momento del cambio con Alessi (il “jolly” calato da Mister Colombo che ha deciso la gara), siano stati un po’ ingenerosi. Se si è notata la mancanza di concretezza in fase offensiva da parte della Reggiana, si è però notata anche una straordinaria compattezza difensiva che ha reso molto difficile agli avversari l’avvicinarsi dalle parti di Feola. Sicuramente i due centrali Spanò e Sabotic hanno giocato una gara maiuscola annullando ogni velleità ospite.

Nel primo tempo il Pro Piacenza non si è mai reso pericoloso, tanto che sul nostro taccuino abbiamo annotato solo un debole colpo di testa di Torri. La Reggiana, al contrario, ha creato almeno due nitide palle gol: al 18° Ruopolo si è liberato bene al tiro, ma ha “sparato” alto da distanza ravvicinata. Due minuti dopo Siega ha costretto Alfonso ad una difficile respinta, il pallone è poi arrivato a Mignanelli che ha appoggiato all’indietro per Angiulli che, a sua volta, ha colpito di prima intenzione costringendo Alfonso ad un nuovo difficile intervento in corner. Al 35° la Reggiana ha avvicinato ancora la segnatura in una mischia originata da un cross di Mignanelli: il pallone è arrivato sui piedi di Ricci che è stato fermato dal direttore di gara (a nostro avviso ingiustamente) che ha interrotto l’azione di attacco perché Porcino era rimasto a terra causa di una pallonata in faccia subita nel corso dell’azione.

La nota stonata del primo tempo della partita è il grave infortunio occorso a Ricci al 38’: causa un contrasto con Bini, il ginocchio dell’ala granata si è girato causando la rottura del legamento collaterale e forse anche del crociato dell’arto destro. Al suo posto Colombo ha mandato in campo Tremolada. Anche nel 2° tempo la Reggiana si è schierata con il 4-3-3 con il quale aveva iniziato il match e i granata hanno continuato a fare la partita cercando il gol con conclusioni da fuori, ma senza fortuna. Al 20’  gli ospiti hanno avuto la prima occasione della gara con Torri che ha impegnato Feola con un bolide scagliato dal limite dell’area; sulla respinta dell’estremo granata Feola e Sabotic hanno “pasticciato” e per poco Torri non li ha beffati. Poco dopo è toccato a Mignanelli sfiorare il gol con una conclusione alta di poco sulla traversa. Mister Colombo ha immesso forze fresche in attacco sostituendo un po’ prima della metà della ripresa Siega con Sinigalia. Tremolada al 35’ si è accentrato e ha lasciato partire una bordata che Alfonso ha respinto non senza affanno.

Al 38’ il cambio che ha deciso il match: è entrato infatti Beppe Alessi per un esausto Ruopolo, fischiato da una parte del pubblico. L’impatto del fantasista granata con la partita è stato devastante: al 40’ ha servito un pallone d’oro a Sinigalia che si è fatto respingere la conclusione da Alfonso in uscita. Tre minuti dopo Alessi, di sinistro, ha pennellato una punizione calciata da destra sulla testa di Spanò che ha incornato verso il primo palo battendo l’incolpevole Alfonso. E’ stato il gol che ha regalato la meritatissima vittoria alla Reggiana assieme al secondo posto in classifica alle spalle dei “cugini” della Spal. Era destino che la Reggiana dovesse soffrire fino in fondo perché in recupero un nuovo malinteso nella difesa granata ha permesso a Ravasi di trovarsi sul destro la palla del pareggio, ma ci ha pensato Feola a salvare la vittoria dei suoi respingendo (con il corpo?) il pallone con una spericolata uscita fuori area.

Con questo successo la Reggiana ha dimostrato di poter nutrire ambizioni di play off in questa stagione e l’annotazione dei totali dei gol segnati e dei gol subiti rimarca una volta di più il pregio ed il difetto dell’undici di Colombo: 4 reti segnate e due subite in sette gare, ovvero polveri un po’ bagnate in fase offensiva nonostante la manovra piuttosto fluida e ben articolata anche sulle fasce e una straordinaria impenetrabilità difensiva.

regia33

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