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Bolletta non pagata, l’Enel stacca la luce a Forza Italia. Accuse a Filippi, che intanto ha riunito i fedelissimi in un locale di Cella

28/10/2014 – Giovedì scorso, dopo le 21, una ventina di dirigenti e militanti di Forza Italia, in testa il coordinatore Gian Luca Nicolini con Gian Franco Carugo e Roberta Rigon, sono entrati nella sede di via Roma a Reggio Emilia per la raccolta, il conteggio e la verifica delle firme in calce alla lista elettorale, ma sono rimasti di stucco quando hanno scoperto che non c’era la luce, staccata dall’Enel per bollette non pagate.

Non è rimasto che accendere un po’ di candele e lavorare in una penombra esoterica da primi dell’Ottocento. Qualcuno per scherzarci su ha tirato fuori un pendolino: “Possiamo fare un rito anti jella”. Ma si vedeva bene che a Nicolini e C. fumavano le orecchie.

Chi avrebbe dovuto pagare? Un nome è corso sulla bocca di tutti: Fabio Filippi, il consigliere regionale di Casina escluso dalla lista, al quale erano (sono?) intestate le utenze in qualità di ex reggente. Fra l’altro non è la prima volta che il partito dimentica di pagare le utenze, e lo stesso Filippi nei mesi scorsi si era adoperato per sanare gli arretrati, tassando un gruppo di dirigenti un tot al mese: ma qualcuno ha fatto orecchie da mercante.

Ora però c’è chi sospetta che quest’ultimo taglio sia riconducibile a una “vendetta” del consigliere, che già sentiva la ricandidatura in tasca e non ha affatto digerito la giubilazione.

Filippi invece ribalta la responsabilità su Nicolini: “In luglio avevo informato il neo coordinatore provinciale sulla situazione economica della sede reggiana di Forza Italia, comunicando che non avrei più provveduto alle spese per le utenze, in quanto non più di mia competenza – scrive Filippi
su Prima Pagina, che oggi rivela fatti e misfatti della “guerra delle bollette” -. Fino ad allora la responsabilità era del sottoscritto che ha sempre provveduto a pagare regolarmente le bollette, le utenze e gli affitti. Ora è Nicolini, in quanto coordinatore, il responsabile del funzionamento della sede locale del partito”.

Ma Gianluca Luca Nicolini replica a muso duro: “La mia nomina a coordinatore è arrivata da Roma solo la settimana scorsa e fino a qualche giorno fa non avevo neanche le chiavi della sede, figuriamoci se potevo interessarmi delle bollette. I conti del partito, comunque, erano intestati a Fabio Filippi tramite i club Forza Silvio, visto che Forza Italia non ha
l’autonomia economica del PdL. Le bollette, lo ripeto, arrivavano tutte a Filippi, il quale adesso non può scaricare la colpa su di me. Tanto più che solitamente l’Enel manda dei solleciti prima di staccare la luce – aggiunge Nicolini – ma a me non è arrivato nessun sollecito. Se questi sono arrivati
dovrebbero essere da Filippi, in quanto intestatario delle utenze. Dunque – conclude Nicolini senza peli sulla lingua – questo distacco che arriva a pochi giorni dalla sua esclusione sulle liste, è molto sospetto”.

In una situazione diversa, la questione verrebbe liquidata come un disguido nel passaggio di consegne tra una gestione e l’altra. Invece pochi euri diventano la spia della situazione “elettrica”, di nome e di fatto, all’interno di Forza Italia a Reggio.

Intanto ieri sera Filippi ha riunito i propri fedelissimi in un locale di Cella. Bocche cucite sull’esito della riunione. Ma il consigliere di Casina qualcosa in testa ce l’ha.

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