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Allarme Lapam: in montagna dilaga il gasolio sporco. Difficoltà per centinaia di artigiani

16/10/2014 – “Artigiani in ginocchio per il caro carburante, ma anche per la sua qualità”. A denunciarlo è Lapam Confargianato Castelnovo Monti, per voce del presidente Gabriele Arlotti, che pone l’attenzione sulla qualità del gasolio che finisce nei serbatoi.

drago“Un fenomeno doppiamente dannoso in Appennino – lamenta il dirigente di Lapam Confartigianato – dove la carenza di distributori a basso prezzo impone spesso scelte di rifornimento lontane, ma anche dove non si tiene conto della presenza di zone svantaggiate che dovrebbero giovarsi di benefici in merito ai costi di trasporto. Purtroppo in queste settimane due artigiani su dieci sono alle prese con problematiche legate alla qualità del gasolio da rifornimento”.

“Un aggravio di costi che può incidere per 200 euro l’anno – osserva Corrado Bertei, segretario Lapam Confartigianato Castelnovo Monti – che si sommano ai 700-800 euro di maggiori costi di gasolio medi per un artigiano che vive e opera in Appennino (senza considerare ammortamento, pneumatici e manutenzioni). L’utilizzo di carburanti non adeguati – prosegue Bertei – sta causando un aumento dei filtri gasolio cambiati in queste settimane che, in alcune autofficine, raggiunge un incremento pari anche al 30 per cento in più rispetto ai 12 mesi precedenti. Purtroppo è un fenomeno già iniziato a manifestarsi nei due anni scorsi”.

Gasolio di colore nero (per presenza di materiale dei serbatoi di trasporto), a volte con acqua o con percentuali alte di biodisel: ecco quanto causa i disagi di queste settimane, al punto di rendere necessario il cambio dei filtri gasolio a metà del loro tempo usuale di esercizio.

“Fortunatamente – riprende Arlotti – l’impiego di auto nuove con centraline sofisticate impone il cambio del filtro d’olio prevenendo peggiori danni al motore. Ma a quale costo dato che questa operazione è anticipata? Purtroppo a seguito della crisi economica molti automobilisti e artigiani risparmiano saltando o allungano i tagliandi programmati e i filtri intasati sono la prima causa di intervento nei casi citati.

Come Lapam Confartigianto – conclude Arlotti – da un lato invitiamo gli artigiani a prestare attenzione a quanto entra nel serbatoio, o per lo meno a fare il pieno in assenza di botti di rifornimento alle stazioni di servizio, a svolgere i tagliandi programmati, dall’altro chiediamo controlli non solo sulla quantità dei carburanti erogati, ma anche sulla qualità e loro composizione essendo un nostro diritto acquistare carburanti conformi alla parola stessa”.

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Una risposta a 1

  1. Alessandro Raniero Davoli Rispondi

    17/10/2014 alle 15:45

    Guardia di Finanza dove sei? Colonnello Bleve batti un colpo. Ispezioni e controlli dei carburanti presso TUTTI i distributori della montagna reggiana.
    Immediata chiusura dell’impianto e sospensione delle licenze di commercio per tutti i gestori trovati in fallo. Deferimento all’autorità giudiziaria per il reato di frode in commercio.
    Serve solo applicare la legge.
    Attendo una risposta adeguata.
    Alessandro Raniero Davoli

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