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Addio a Pietro Messori, sindacalista Cisl dalla parte dei più deboli

19/10/2014 – All’età di 61 anni è morto Pietro Messori, dirigente tecnico sanitario all’ospedale Santa Maria ed ex dirigente sindacale Cisl di Reggio. Messori è morto di un male fulmineo che lo ha portato via in poche settimane.

“Il cordoglio della Cisl è stato espresso dalla segretaria provinciale Margherita Salvioli, da Davide Battini e Adelmo Lasagni della Cisl Funzione Pubblica: “La scomparsa di Messori è un dolore per tutti noi. Il nostro primo pensiero e abbraccio va alla famiglia di Pietro, alla moglie e alla figlia, e ai suoi cari, a tutti loro esprimiamo la nostra vicinanza e il nostro affetto”.

Aggiunge Margherita Salvioli Mariani: “Per me Pietro è stata una figura estremamente importante nella mia scelta di impegnarmi nel sindacato. È stata una delle persone che mi ha spinto ad accettare di entrare in categoria, e anche dopo – continua Salvioli -, quando ho compiuto il passaggio alla segreteria confederale, dove avevo la delega alle politiche sociali e socio sanitarie, ho trovato in Pietro una persona disponibilissima al confronto e che ha sempre rappresentato uno stimolo su problemi che dovrebbero essere prioritari per tutti: la non autosufficienza e la salute. E lo ha sempre fatto attraverso una testimonianza personale, ma col fine di dare risposte alla collettività”.

La vita di Messori è sempre stata dedicata alla sua famiglia, intrecciata poi a doppio filo tra l’impegno professionale e l’attenzione al sociale. “Pietro – riprende Lasagni – era una persona generosissima, si è sempre impegnato per gli altri, attento ‘agli ultimi e ai più deboli’, sempre pronto a battersi contro le ingiustizie”.

È stato responsabile dell’Associazione Dar Voce, portavoce del coordinamento delle disabilità di Reggio Emilia, promotore della fondazione ‘Dopo di noi‘ e per molti anni presidente del Collegio dei tecnici di radiologia.

Per la stessa Cisl Messori è stata una risorsa inesauribile, aggiunge Lasagni. “Si è iscritto fin da quando, circa 30 anni fa, ha iniziato il suo percorso professionale al Santa Maria e da allora, sia come semplice iscritto, poi come
dirigente sindacale e rappresentante eletto dai colleghi, è stato protagonista di tante battaglie sempre affrontate con coraggio, intelligenza e determinazione, anche quando c’era da scontrarsi con i poteri forti. Sapeva che avrebbe pagato questo suo impegno, come poi ingiustamente è accaduto, ma nonostante questa consapevolezza non si è mai tirato indietro guadagnandosi il rispetto di tanti amici e colleghi”.

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