2/9/2014 – È finito in carcere dopo dodici anni un settantenne che per almeno un anno aveva commesso atti sessuali su un minorenne. Atti compiuti dal 2001 al 28 maggio 2002, sino a quando non è stato denunciato alla Procura reggiana per il reato continuato di atti sessuali su un ragazzino di 14 anni.
L’uomo, un pensionato residente in città, e stato arrestato per l’espiazione della pena dai Carabinieri della Stazione principale di Reggio Emilia.
Riconosciuto colpevole in data 9.4.2013, in riforma della sentenza del Tribunale di Reggio Emilia del 27.9.2006, è stato condannato dalla Prima sezione della Corte d’Appello di Bologna a 2 anni e 4 mesi di reclusione, con le pene accessorie dell’interdizione perpetua all’esercizio di tutela e curatela.
La sentenza divenuta esecutiva il 19 giugno 2014 (la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso) ha visto l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Bologna emettere l’ordine di carcerazione trasmesso alla Stazione Carabinieri di Reggio Emilia Principale. L’uomo è stato tradotto al carcere di Reggio per l’espiazione della pena.
I vennero portati alla luce alla fine del mese di maggio del 2002 a seguito della denuncia della vittima. I fatti sono stati riscontrati dagli inquirenti che al termine delle indagini denunciarono l’uomo alla Procura reggiana. Quindi l’iter processuale con la condanna passata in giudicato nel mese di giugno e l’esecuzione della pena.